Un rapinatore si prendeva gioco delle sue vittime. Tanto è vero che li sfidava dicendo: “Cercami su Instagram”. Anche se la sorpresa era proprio dietro l’angolo
Ci troviamo in Emilia-Romagna, precisamente a Rimini, dove arriva una vicenda che fortunatamente si è conclusa con un lieto fine. Anche se non è stato affatto facile. Protagonista (in negativo) di questo episodio è un 21enne, di origine tunisina, che in questo momento si trova in carcere. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di rapina. Il suo modo di intimorire le vittime (ed anche quasi a sfidarle) era abbastanza particolare.
Tanto è vero che, dopo aver compiuto il “colpo” si avvicinava loro dicendo: “Volete sapere chi sono? Cercami su Instagram, mi chiamo Raed“. Il suo unico scopo nella vita, a quanto pare, fino ad ora era quello di spaventare le persone ed impossessarsi di oggetti e soldi che non gli appartenevano. Il nome completo è Ben Ali Raed che, dal 10 settembre, si trova dietro le sbarre della città romagnola. Anche se qualcosa è andato decisamente storto secondo i suoi piani.
Rimini, minacciava e provocava vittime: arrestato
Il motivo? Le sue vittime hanno avuto il coraggio di denunciarlo ai carabinieri. Una cosa che lo stesso non aveva tenuto conto visto che, dopo aver puntato il coltello alla loro gola diceva anche: “Questa è la mia carta di identità. Se mi denunciate dovete scappare dalla città“. Una minaccia che non è stata assolutamente accolta e respinta da alcuni minorenni che hanno denunciato l’accaduto ai militari. A quanto pare i suoi luoghi erano tra Miramare ed il centro storico.
A tradirlo alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza che lo hanno inquadrato. Si impossessava di portafogli, smartphone ed anche oggetti di valore. La ciliegina sulla torta è stato un episodio che si è verificato in un bar: il tunisino aveva chiesto ad una coppia di amici di pagare il conto al posto suo dopo che lo stesso aveva consumato insieme ad altri amici.
Dopo che aveva ricevuto un secco “no” aveva sequestrato i loro cellulari, minacciandoli di darli come pegno al barista. All’ennesimo rifiuto è scappato con il bottino con conseguente minaccia. Informazioni utili per i carabinieri che lo hanno individuato ed arrestato. Non si tratta affatto della prima volta visto che a marzo era già finito in manette.