Roma, la furia del farmacista multato dopo che la polizia locale gli ha detto che non doveva assolutamente pulire la strada dinanzi al suo locale
In questi casi va proprio a pennello: “Oltre il danno anche la beffa”. Ed è proprio quello che è capitato ad un titolare di una farmacia della Capitale che ha rischiato di essere multato per essersi “permesso” di pulire la strada sporca dinanzi al suo locale. E’ successo a piazza Vittorio, precisamente nel quartiere Equilino. A dirgli che non avrebbe dovuto fare così un agente in borghese. Non è finita qui visto che la situazione stava degenerando con tanto di rissa. Vittima di questa assurda storia Giuseppe Longo.
In sua difesa sono intervenuti altri commercianti e residente della zona, a dir poco furiosi per i rifiuti ed il degrado che c’è per strada. Lo stesso farmacista ha raccontato di questo episodio in una intervista al quotidiano ‘Messaggero’. Cicche, bottiglie di birra vuota e tanto altro lasciati per terra come se fosse una cosa del tutto normale. Giuseppe, invece, ha usato il buonsenso ed ha svolto il lavoro che non compete a lui. “Un lavoro che dovrebbe fare Ama“. Già, avrebbe dovuto e dovrebbe fare.
Il suo gesto, però, invece di essere lodato è stato punito da un agente in borghese che gli ha chiesto i documenti. Pensava di essere in una candid camera. Tanto è vero che sono mesi che scrive al Comune per trovare una soluzione in merito all’inciviltà della gente (perché la causa principale è la loro) che lascia i rifiuti per le strade.
In suo soccorso altri commercianti della zona che, quando hanno capito che il poliziotto non stava scherzando, si sono sentiti presi in giro. In quel momento c’è chi ha chiamato il capo area dei netturbini e chi si è rivolto all’assessore Stefano Marin. Fino a quando l’agente, probabilmente avendo capito di commettere una sciocchezza, ha rinunciato a fargli la sanzione. Anche se il problema dei rifiuti, purtroppo, rimane.