Sta facendo il giro del web il filmato in cui si vede un prete, all’occorrenza vestito da ciclista, che celebra la messa con indumenti sportivi dopo una corsa con altre persone. Ovviamente non sono mancate assolutamente le polemiche in merito a questa vicenda
Pochi mesi fa aveva fatto discutere la vicenda di un prete che, direttamente nel mare, aveva celebrato una messa con tanto di gommone che manteneva le ostie ed altri oggetti fondamentali per la chiesa. Si pensava che il limite fosse stato superato. Ed invece no visto che ne arriva un’altra di vicenda che vede come protagonista un altro prete. Questa volta non ci troviamo in spiaggia, ma in un posto tra alberi e con verde intorno.
Fino a qui nulla di strano. Anzi, non si tratterebbe affatto della prima volta che si celebra una messa all’aria aperta (specialmente in estate per via delle altissime temperature che mettono in difficoltà le persone più anziane). Quello che, però, ha fatto molto scalpore (e non potrebbe essere altrimenti) è che il prete in questione non indossava l’abito talare, ma era in completa tenuta da ciclista. No, non è affatto uno scherzo ed il tutto è stato filmato e postato sui social network.
Un filmato che è arrivato anche al vescovo che ha ripreso duramente il sacerdote. Protagonista (in negativo) di questa vicenda è Pierantonio Tremolada. Durante uno dei suoi tour che sta effettuando in Sicilia ha onorato la messa, in diretta Facebook, in tenuta sportiva dopo una bella pedalata in sella. Nel frattempo, però, non si è fatta attendere la dura replica da parte del vescovo che lo ha richiamato.
Queste sono state alcune delle sue parole rilasciate da don Fabio Corazzina in merito: “L’amore di Dio che nell’Eucaristia ci raggiunge nella semplicità dei segni e del rito non ci dà il diritto di agire con disinvoltura o addirittura con trascuratezza e superficialità. Quanto emerge dal video che tu hai diffuso dimostra invece proprio questo: il contesto, l’abbigliamento, il modo di trattare le sacre specie, la libertà nel formulare le orazioni e la stessa preghiera eucaristica, alcune battute fuori luogo e infelici. Non si può condividere tutto questo“.