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Federer, Londra si appresta a salutarlo: “Dio salvi il Re”

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Cristiano

Quello di Roger Federer, a Londra, sarà il suo ultimo show prima di appendere definitivamente la racchetta al chiodo. Un mito assoluto del mondo del tennis che ha deciso di porre fine a quello che ama di più al mondo

Roger Federer (Foto LaPresse)

La ‘Laver Cup‘ si sta avvicinando sempre di più. Nel weekend entrerà in scena, ma ovviamente verrà vissuta non con molta gioia a Londra. I motivi sono tanti: la capitale è ancora scossa dalla morte della regina Elisabetta. Si piange ancora la scomparsa della 96enne (nella giornata di ieri c’è stato l’ultimo saluto). Poi si piangerà, ma per un altro motivo che potete benissimo vedere in foto: ovvero quello dell’addio al tennis da parte di Roger Federer.

Un annuncio che, prima o poi, doveva arrivare. Anche se i suoi tifosi e gli amanti di questo straordinario sport volevano che non arrivasse mai. Alla ‘O2 Arena‘ ha deciso di chiudere le danze. Per sempre. Tanto è vero che l’attesa nella città inglese si fa sempre più alta. Quella nel Regno Unito, come annunciato da lui, sarà il suo ultimo torneo da giocatore professionista. Pronto a chiudere un cerchio.

Londra si appresta a salutare Federer

Roger Federer (Foto LaPresse)

Proprio nella capitale aveva disputato la sua ultima gara. In quella occasione erano i quarti di finale di Wimbledon. Lo sfidante era il polacco Hubert Hurkacz. In quella occasione, ad avere la meglio, fu proprio quest’ultimo. Un ko che era stato condizionato per via dei problemi al ginocchio da parte dello svizzero che, qualche settimana più tardi, si sarebbe sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Anche se non è ancora chiara la sua presenza o meno. Lo fa capire direttamente il suo fisioterapista di fiducia, Pierre Paganini.

Deciderà solamente all’ultimo minuto se partecipare oppure no. Un ritiro che stava premeditando già dal mese di luglio. “Ha sottoposto il suo corpo ai massimi livelli, il suo problema non è solamente il ginocchio“. Nel frattempo, però, Londra si appresta ad accogliere e allo stesso tempo salutare il 41enne nativo di Basilea per l’ultima volta, omaggiandolo come si deve e come si fa ad un grande campione come lui.

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