Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha ricevuto un premio molto importante a New York nelle ultime ore. Lo stesso, poi, si è voluto soffermare anche sulla questione Ucraina e non solo
Riconoscimento importante per Mario Draghi che a New York ha ricevuto il premio di statista dell’anno che si è tenuto al ‘Perrine Hotel‘. Ovviamente non è mancato il suo discorso di ringraziamento che si è incentrato molto sulla politica estera. Il riferimento non poteva altro che essere al conflitto che si sta verificando in Ucraina da parte della Russia. Nel corso dei ringraziamenti ha voluto parlare anche dell’ex premier giapponese, Shinzo Abe, ucciso in un attentato nel mese di luglio. Complimenti ricevuti sia dal presidente USA, Joe Biden che dall’ex segretario di Stato del paese ospitante Henry Kissinger.
Draghi ha continuato il suo discorso affermando che l’invasione russa rischia di poter inaugurare una nuova era di polarizzazione: “Quando tracciamo una linea rossa dobbiamo farla rispettare, quando prendiamo un impegno bisogna onorarlo. Dobbiamo essere disposti a collaborare“. Mosca ha provato a dividere l’Unione Europea ed il G7 per il loro sostegno all’Ucraina. In merito al paese invaso ci ha tenuto a ribadire che: “Solamente loro possono decidere quale pace sia accettabile, ma dobbiamo fare in modo di trovare una soluzione quanto prima“.
Non è mancato, inoltre, l’appello a Mosca: “Spero ci sia un futuro in cui si decida di tornare alle norme che ha sottoscritto nel 1945“. Per il premier il mondo ha bisogno di coraggio ed aggiunge: “L’indifferenza è il peggior nemico dell’umanità. Si deve avere bisogno di chiarezza, amore e speranza“.
Poi il ricordo per Abe, ucciso a luglio: “Voglio rendere omaggio a lui che, lo scorso anno, ha vinto questo premio qui. La sua eredità sopravvive“. Come riportato in precedenza ha ricevuto i complimenti sia da parte di Kissinger (che è stato vicino a lui durante la premiazione) che dallo stesso Biden che si è congratulato con il suo “amico per il lavoro nel far progredire i diritti umani nel pianeta”.