Da mesi c’è uno squilibrato che sta tentando di uccidere, senza alcun motivo, un cane: non si tratta affatto della prima volta che si verifica una cosa del genere, ma questa volta il padrone ha lanciato l’allarme e chiesto aiuto
Ci troviamo a Trento, precisamente nella frazione della Vela, dove c’è uno squilibrato che sta tentando in tutti i modi di uccidere un cane. In che modo? Utilizzando arco e frecce. In particolar modo un pastore tedesco. Il suo nome è Asia. Quest’ultima, però, nella serata di sabato è stata colpita in pieno petto dal folle ed in questo momento sta lottando tra la vita e la morte ed attualmente si trova nella clinica Zoo Life di Mezzolombardo. A lanciare l’allarme ci ha pensato direttamente il suo padrone.
Il motivo di tutto questo? “Perché il cane abbaia da dietro il cancello del suo cortile“. Da rimanere davvero senza parole, davvero. Un gesto vigliacco che, nel giro di pochissimo tempo, ha fatto immediatamente il giro dei social network. Una notizia che è arrivata anche al mondo degli animalisti che ha condannato il tutto. Quando Asia è stata colpita nella serata di sabato non riusciva ad abbaiare, ma ha corso per il cortile di casa in cerca di aiuto dal suo padrone che l’ha immediatamente soccorsa.
Subito operata d’urgenza l’animale, anche se è ancora troppo presto per capire se è fuori pericolo oppure no. La situazione non è delle migliori visto che l’aggressore l’ha colpita direttamente al cuore ed ha scagliato una freccia corta da balestra. Lo ha riferito a ‘Il Dolomiti‘ il direttore sanitario della ‘Zoo Life‘, Roberto Guadagnini. Il cuore è stato sfiorato, ma la freccia è trapassata completamente.
Non arrivano buone notizie da un polmone che non risponde. Si tratta della terza volta nel giro di cinque mesi che si verifica una cosa del genere nei confronti del cane. Nella prima occasione il tentativo dell’aggressore è andato a vuoto, la seconda l’ha colpito alla zampa anteriore infine la terza purtroppo avete capito tutti come è andata a finire. Adesso c’è preoccupazione in città visto che si possano verificare altri episodi del genere non solamente agli animali, ma anche alle persone.