Il centrocampista, ora in prestito al Chelsea, ha parlato della sua esperienza in bianconero. “Ha il potenziale per stare in testa alla classifica”, ha detto.
Una frecciata a Massimiliano Allegri. Forse più una bordata, visto il contenuto del commento e le critiche che già stanno investendo il tecnico della Juventus, alle prese con una classifica che piange, appena reduce dal ko storico in casa del Monza (primo successo nella massima serie per i lombardi).
Parole (e musica) di Denis Zakaria, che a Blick ha rilasciato un’intervista sul suo passaggio dalla Juventus al Chelsea: “Non volevo lasciare la Juve, il passaggio ai Blues si è concretizzato tutto nelle ultime 6 ore di mercato. C’era l’offerta del Chelsea, è arrivata sul tavolo dei bianconeri, è stato a quel punto necessario preparare i contratti e superare le visita mediche a Torino. Soltanto dopo ho fatto le valigie”. Il centrocampista ha spiegato cosa gli ha impedito di esprimersi al massimo in Italia: “Quello della Serie A non era proprio il mio calcio. La Juve gioca troppo bassa. Non capisco, perché una squadra così, con il suo potenziale, dovrebbe essere sempre in testa alla classifica e vincere tutte le partite 3-0 tutte le partite. Allegri? Lui ha ottenuto grandi risultati, però non ci ho parlato molto, sono sincero”.
Da un tecnico all’altro, Tuchel è stato esonerato a sorpresa: “Questa è un’altra dimostrazione che nel calcio tutto può andare molto velocemente. Volevo lavorare con il mister, la sua presenza era uno dei motivi per cui ho accettato questo prestito al Chelsea. L’interesse del Liverpool? Ho sentito anche io queste voci, ma non c’era nulla di concreto. Ora mi sento bene fisicamente, sono consapevole di dover mettere minuti nelle gambe per dare il mio contributo. In Premier League scoprirò un calcio con più spazi e più intensità, soprattutto più duelli. Dovrebbe andar bene per le mie caratteristiche”.