La leader di Fratelli d’Italia parla in una lunga ed esplicativa intervista a Il Sole 24 Ore: “Su alcuni temi la sinistra resta in colpevole silenzio”
Partiamo dall’essenziale: perché gli italiani dovrebbero votare Fratelli d’Italia? “Fratelli d’Italia rappresenta l’unica reale alternativa ai governi che abbiamo visto negli ultimi 10 anni, sostenuti da maggioranze nate in laboratorio e che non hanno saputo migliorare la condizione generale degli italiani. Tutti gli indicatori macroeconomici dimostrano il fallimento di questi anni di forte instabilità, con l’Italia sistematicamente fanalino di coda in Europa in termini di crescita e di occupazione. Noi vogliamo dare all’Italia un governo stabile che sia in grado di liberare le forze produttive, restituire una prospettiva ai giovani, aiutare concretamente chi crea ricchezza e posti di lavoro in Italia”. Parte così Giorgia Meloni nell’intervista che rilascia al quotidiano economico Il Sole 24 Ore.
Lei ha detto in più occasioni di essere pronta ad assumersi l’onere e l‘onore di guidare il prossimo Governo. L’inflazione, la guerra, i rendimenti in forte rialzo sui titoli di Stato, giusto per citare gli elementi principali di un quadro in deterioramento: è spaventata? “Indubbiamente la situazione è davvero molto complessa. La pandemia e l’aggressione russa all’Ucraina hanno complicato ulteriormente una situazione già difficile. Siamo consapevoli del fatto che potremmo salire su una nave malridotta che punta dritta verso la tempesta, ma se gli italiani ci chiameranno al timone non ci tireremo indietro. L’Italia ha delle risorse inesauribili, è in grado di affrontare e vincere ogni sfida”.
Perché è contraria allo scostamento? “Premetto: lo scostamento non è un tabù e, se dovesse servire per tutelare imprese e famiglie, utilizzeremo questa possibilità. Prima di ricorrervi, però, ritengo ci siano altre strade possibili, con risorse che possono provenire ad esempio dalle maggiori entrate fiscali derivanti dall’inflazione e dall’utilizzo di parte dei Fondi europei, come già avvenuto per il Covid. Credo sia un atteggiamento responsabile, prima di gravare i nostri figli di ulteriore debito pubblico e far accendere sull’Italia i fari della Commissione europea, dei mercati, delle agenzie di rating e degli speculatori, bisogna valutare le alternative possibili”.
Sull’Ucraina, sulle sanzioni alla Russia, sull’invio di armi a Kiev ha avuto posizioni nette che anche Mario Draghi le ha riconosciuto. Sarà possibile governare – e come – con Salvini che fino a qualche giorno fa ripeteva che le sanzioni sono dannose? “Il centrodestra ha sempre votato in maniera compatta per il sostegno a Kiev, questi sono i fatti. Sul programma comune lo abbiamo scritto in modo chiaro e inequivocabile, mentre nel cosiddetto campo largo della sinistra ci sono forze politiche che vogliono mettere esplicitamente in discussione gli impegni presi con i nostri alleati occidentali. Il Pd di Enrico Letta formerebbe un governo con il M5S di Conte e con la sinistra di Fratoianni, cioè proprio con chi sull’Ucraina ha le posizioni più ambigue”. Se sarà a Palazzo Chigi in che modo sosterrà imprese e famiglie per fronteggiare il caro bollette? Saranno necessari razionamenti? “L’unica strada concreta è fissare un tetto europeo al prezzo del gas e disaccoppiare il prezzo dell’energia prodotta con il gas da quella prodotta con altre fonti. Reputo gravissimo il silenzio di Letta e della sinistra sulla timidezza europea su questi temi”