Oltre all’importanza dei risultati sportivi, il passaggio del turno in Champions League è determinante per le casse dei due club.
Occhio alla Champions. Inter e Juventus, grandi in crisi di gioco e risultati, possono pagare a caro prezzo – ed è proprio il caso di dirlo – un’eventuale eliminazione dalla maggior competizione europea per club. La squadra di Simone Inzaghi è in un girone di ferro con Barcellona e Bayern Monaco: contro i tedeschi è arrivato un sonoro ko e la doppia sfida contro i catalani dirà molto delle possibilità nerazzurre di passare il turno. La Juventus è sull’orlo del baratro, le due sconfitte contro PSG e Benfica hanno già compromesso il cammino e ora la Vecchia Signora non può più sbagliare. Di fatto, per passare agli ottavi, Allegri deve vincerle tutte. Una situazione scomoda sportivamente ed economicamente perché l’eliminazione dalla Champions comporterebbe danni anche per i bilanci dei due club, già non esattamente floridi. Uscire ai gironi significherebbe mandare in fumo circa venti milioni di euro.
La qualificazione agli ottavi, infatti, porta in dote 9,6 milioni, ai quali devono aggiungersi i 2,8 milioni per ogni successo maturato nel girone (un pari vale circa 930 mila euro). Se poi si supera lo scoglio ottavi, l’accesso ai quarti garantisce altri 10,6 milioni, in semifinale se ne aggiungono 12,5 e in finale 15,5. C’è poi la questione market pool, il 50% degli introiti di questo settore viene ripartito tra le quattro partecipanti sulla base della classifica della stagione passata: all’Inter, seconda, andrà il 30%; mentre alla Juve (quarta) spetta il 10%.
La seconda metà del market pool viene invece divisa tra i quattro club in maniera proporzionale al numero di partite giocate durante la Champions. Quindi se Juve e Inter dovessero uscire ai gironi, mentre Milan e Napoli continuassero nel loro cammino nella fase a eliminazione diretta, l’incasso di bianconeri e nerazzurri si ridurrebbe sensibilmente portando ulteriori grattacapi alle dirigenze. Da evitare, se possibile.