Ecco quattro possibili scenari per la chiusura del conflitto tra Russia e Ucraina dopo le parole di Putin e gli ultimi eventi
Come finirà la guerra tra Russia e Ucraina? Quali sono i possibili sviluppi del confronto tra l’esercito russo e quello di Kiev, alla luce delle recenti prese di posizione di Putin? La guerra sta prendendo una piega inaspettata, almeno secondo le aspettative della vigilia. La resistenza del popolo ucraino, gli errori dell’esercito di Mosca, la sottovalutazione di una serie di problemi, hanno res particolarmente incerto lo scenario bellico. Come andrà a finire?
La vittoria dell’Ucraina
Ecco tre possibili scenari: i più plausibili. Il primo (assolutamente inaspettato allo scoppio del conflitto) prevede la completa vittoria dell’Ucraina. Cosa accadrebbe se Putin alzasse bandiera bianca e l’esercito di Kiev riuscisse a vincere su tutto il fronte? L’ipotesi sembra ancora lontana, ma non impossibile. Putin ha ordinato una nuova mobilitazione senza precedenti, con oltre 300.000 nuovi soldati russi. Come si comporteranno? Seguiranno fedelmente lo Zar, o commetteranno errori (o addirittura si renderanno protagonisti di ammutinamenti?). Il rischio reale di fronte a questo scenario è che il leader russo possa rispondere ad una serie inattesa di sconfitte con interventi straordinari. Il capo del Cremlino ha alluso al possibile impiego di armi nucleari.
Tutto come prima
Il secondo scenario, ancora più complicato del primo, prevede un accordo tra Nato, Ucraina e Russia, per il cessate il fuoco sulle linee del 24 febbraio, quando iniziò l’invasione dell’esercito di Mosca. Tutto tornerebbe come prima: nessuna sanzione alla Russia, nessun blocco del gas e nessun cambiamento politico. Ma questa ipotesi è praticamente impossibile perchè sconfesserebbe al cento per cento l’operato di Putin, che dovrebbe ammettere davanti al suo popolo che 70 mila concittadini sarebbero morti per nulla.
La vittoria della Russia
Il terzo scenario, al momento poco plausibile, prevede il successo della Russia: Putin si trova in una situazione di difficoltà. Probabilmente non si aspettava una difesa così strenua di Kiev, ma ha ancora diverse carte da giocare. E in vista dell’inverno, potrebbe ottenere una diminuzione delle sanzioni internazionali, in cambio della riapertura delle forniture di gas. L’ipotesi, caldeggiata dal Cremlino, è di rompere il fronte occidentale, isolando Kiev e costringendola alla resa.
L’accordo sporco
Il terzo scenario prevede l’intervento della diplomazia, per stilare un accordo. Quello che il New York Times ha definito il “Dirty deal”: un accordo sporco tra Putin e Zelensky, “che assicurerebbe un cessate il fuoco, mettendo fine alla distruzione, ma rischierebbe di spaccare l’Occidente e far infuriare gli ucraini”. L’accordo potrebbe prevedere alcune concessioni alla Russia (il Donbass e altre zone) e altre all’Ucraina (l’annessione alla Nato). Putin riaprirebbe le sue forniture di gas ai paesi occidentali in cambio dell’azzeramento (o della diminuzione) delle sanzioni. Questa ipotesi potrebbe verificarsi durante l’inverno, quando con il blocco del gas russo e con l’esplosione dei costi energetici, molte nazioni europee si troverebbero di fronte a scenari disastrosi. L’accordo sarebbe «sporco» perché permetterebbe a Putin di farla franca, dopo aver violato l’ordine internazionale e commesso crimini di guerra.