Sapete a quanto ammonta la percentuale di guadagno da parte di un tabaccaio che vende un ‘Gratta e Vinci’?
Probabilmente è una domanda che in pochi si sono posti e che, molto sicuramente, non siete riusciti a trovare alcun tipo di risposta. Solamente amici e parenti di un tabaccaio conoscono la risposta, ma siamo qui apposta per risolvere questo vero e proprio “mistero”. Come riportato nel titolo la domanda è la seguente: “Quanto guadagna un tabaccaio quando vende un biglietto del ‘Gratta e Vinci’?“. Prima di rivelare la risposta, però, bisogna fare un po’ di chiarezza in merito: si tratta di uno dei business che gli italiani adorano.
Anzi, c’è qualcuno che non riesce proprio a farne a meno. Tanto è vero che ci si mette qualcosina da parte per grattare il biglietto, con la speranza di poter diventare milionari o magari vincere qualche centinaio di euro. I dati statistici su quanti ne vengono venduti al giorno nel nostro paese sono a dir poco impressionanti. Come accade con le sigarette, per i prodotti di monopolio viene applicato l’aggio. Se non avete capito di cosa si tratta ve lo diciamo subito: non è altro che il ricavato del tabaccaio stesso che viene calcolato grazie alla percentuale sul prezzo al pubblico del prodotto. Nel nostro paese è del 10%.
Quanto guadagna un tabaccaio dalla vendita di un Gratta e Vinci?
A riportare il tutto ci ha pensato direttamente l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La percentuale dell’aggio per il ricevitore è dell’8%. Considerando che i biglietti venduti vanno da 1 a 20 euro si deve applicare sopra proprio quella percentuale.
L’aggio è esente da IVA. Non un guadagno basso, anzi: se si pensa che oltre ai tagliandi vengono effettuate molte giocate al Lotto, Superenalotto e vendute ricariche telefoniche, accendini e molto altro il tabaccaio riesce a guadagnarsi una buona parte di soldi.