Il racconto drammatico da parte di una nuotatrice minorenne che ha svelato quello che ha subito durante una trasferta a Roma
Aveva 14 anni quando è successo il tutto. E’ passato solamente un anno ma quella ferita è più aperta che mai. Una violenza subita in camera durante una trasferta a Roma. Non potrà mai dimenticare tutto quello che le è successo. Si era fidata della persona che, in realtà, si è rivelata essere un vero e proprio mostro: il suo allenatore. Non si può assolutamente dimenticare, da un giorno all’altro, quello che la ragazzina ha vissuto. Tanto è vero che viene seguita ancora da uno psicologo.
Il racconto fatto ai magistrati della procura della Capitale fa veramente terrore. A riportare la notizia il quotidiano ‘Il Messaggero‘. Le accuse contro il suo istruttore sono inevitabilmente gravi visto che si parla di “violenza sessuale aggravata“. L’uomo l’avrebbe convinta ad entrare nella sua camera per darle alcuni consigli sulla gara che avrebbe dovuto disputare il giorno dopo. Lei, friulana doc, era arrivata da Udine insieme alla sua squadra per partecipare ad una competizione a Roma. Il tutto è accaduto in un hotel situato nel quartiere ‘Prati’.
Stava parlando con i suoi amici e compagni di squadra, fino a quando l’allenatore non le ha detto che doveva seguirlo per parlare di alcuni schemi e consigli da dare per la gara. Si è parlato anche di questo, ma poco dopo lo stesso coach avrebbe iniziato a farle delle domande personali che con lo sport non c’entravano niente. Fino a quando non ha messo le sue mani sotto i vestiti di lei. Capendo che stava succedendo qualcosa di grave la minorenne è subito scappata nella sua stanza, correndo tra i corridoi piangendo.
La violenza l’avrebbe raccontata ai genitori una volta tornata a casa. Inevitabilmente è scattata la denuncia nei suoi confronti. Dall’altra parte il mister nega ogni tipo di contatto. Gli avvocati dello stesso, invece, affermano che il loro assistito la stava rimproverando per non essersi impegnata troppo durante gli allenamenti. Tanto è vero che stava addirittura pensando di allontanarla dalla squadra. Nel frattempo continua ad allenare, in attesa che la magistratura faccia la sua parte.