A quanto pare il povero Francesco si poteva salvare. La vicenda del ragazzo, morto a 12 anni per via di un blocco intestinale, ha lasciato tutti senza parole. Amareggiati, ancora di più, i suoi genitori
A distanza di tempo per i suoi genitori, sapere di tutto ciò, fa ancora più rabbia. Francesco poteva essere salvato. La conferma è arrivata solamente negli ultimi minuti. Se fosse stato sottoposto ad un intervento chirurgico le sue possibilità di sopravvivenza andavano tra il 90 ed il 97%. Questo è quello che hanno rilasciato i consulenti del giudice di Lodi.
Proprio questi ultimi sono stati l’ultima speranza della madre e del padre del giovane deceduto pochi giorni prima della fine del 2019, esattamente il 30 dicembre. Il ragazzo era stato ricoverato per un blocco intestinale dopo quasi 60 ore dal suo ingresso all’ospedale ‘Vizzolo Predabissi‘, in provincia di Milano.
Per i consulenti non ci sono dubbi visto che, dall’esame della documentazione sanitaria è venuto fuori che c’è un nesso causale tra “condotte omissive dei sanitari e il decesso del giovane paziente“. Tempo fa i genitori del ragazzo erano ricorsi in sede civile contro l’azienda socio sanitaria di Melegnano e della Martesana.
Ad assisterli l’avvocato Giuseppe Badolato. Non è finita qui visto che gli stessi consulenti hanno confermato che le possibilità di sopravvivenza sono più alti nei pazienti giovani. A maggior ragione se la diagnosi viene fatta giusto in tempo con tanto di intervento fatto al momento. In modo tale da evitare solamente una cosa: che l’intestino possa andare incontro ad una possibile necrosi.