Prossimo a debuttare in prima serata con la fiction Viola come il mare, Can Yaman si è raccontato in un’interessante intervista rilasciata al Corriere della sera. Laureato in legge, Yaman è approdato sul set per caso e in poco tempo ha conquistato il successo. Star di origine turca ha conquistato l’Italia grazie alla soap Daydreamer che lo ha reso popolare anche nel resto del mondo. Oggi ha un seguito social rilevante e milioni di fans che lo seguono particolarmente ovunque.
Can Yaman: “Sono gli altri a ricordarmi che sono bello”
Bellezza imbarazzante, sorriso che conquista e una fisicità da bronzo di Riace, Yaman è perfettamente consapevole che l’aspetto estetico è stato il biglietto da visita per scalare il successo. Tuttavia l’attore è certo che anche se non fosse stato bello sarebbe riuscito ad emergere lo stesso: “Sono gli altri che mi ricordano sempre che sono bello, fosse per me, me lo sarai già dimenticato. La bellezza mi aiutato nel mio lavoro? Se non fossi stato bello avrei avuto ancora più successo”. Così Yaman placa i pregiudizi che lo perseguono da tempo, ma che tuttavia non lo hanno condizionato nelle sue scelte professionali.
“Ci sono persone più belle di me, ma se l’aspetto non è accompagnato da altre virtù come tenacia, grinta, disciplina e determinazione, non si va lontano. La bellezza da sola non basta, così come il talento.” L’attore ha rivelato di avere un rapporto speciale con la mamma, che lo adula in continuazione e da cui è distante per motivi di lavoro: “Per ogni mio successo lei piange e a casa sua c’è un angolo in cui mette tutte le mie foto, sembra un museo… o anche un po’ il mio funerale”.
Can Yaman: “Spero che Viola come il mare spacchi lo schermo”
Il set di Viola come il mare è stato molto importante per Can Yaman. L’attore si è impegnato molto per recitare in italiano e il rapporto creato con Francesca Chillemi è ancora oggi speciale.
La star turca ha confessato che ha capito di voler fare l’attore, nonostante avesse appena avviato la sua carriera di avvocato, sin dalla sua prima esperienza sul set: “La prima serie che ho girato in Turchia è arrivata un po’ per caso e lì ho capito che era il lavoro che volevo fare. Non ragiono sul lungo periodo, faccio una cosa alla volta, perché anche i sogni quando diventano seri si fanno pesanti e a me non piace stressarmi.”
