Quali sono i migliori fiori da utilizzare in cucina? Le risposte non sono così scontate come possono sembrare
In molti, quando hanno voglia di mettersi a sperimentare davanti ai fornelli, cercano di sperimentare nuove ricette ed altro. Anche se, a quanto pare, gli stessi non sapevano affatto che in cucina si possono utilizzare anche i fiori da cucinare e da mangiare. Sì, avete letto proprio bene. Non solamente da mettere al centro del salone della vostra casa e che emanano un gradito odore, ma buoni anche per poterli cucinare, magari abbinandolo ad un piatto niente male.
Ovviamente vi starete chiedendo quali sono quelli che vengono utilizzati molto spesso. Ovviamente la risposta c’è. Il nostro consiglio è quello di prendere carta e penna e si segnarvi tutto quello che vi stiamo per dire (magari anche uno screenshot va più che bene). Per chi non lo sapesse, però, l’uso dei fiori in cucina non è una moda di adesso, ma risale a tanti (anzi, tantissimi) anni fa. Grazie a chi? Alla civiltà cinese, romana ed anche greca.
Quali sono i fiori da utilizzare in cucina?
Dalla camomilla al crisantemi, fino ad arrivare dalla lavanda al coriandolo, passando per il girasole ed il garofano. Cucinare fiori, adesso, viene considerato come una vera e propria frontiera del cibo salutare. Tanto è vero che in natura ne esistono più di una specie. Quanti? Almeno 50, ovviamente da mangiare.
Altri, però, li utilizziamo nella cucina tradizionale: carciofi, fiori di zucca, cavolfiori. Per non parlare dei pistilli di zafferano, della malva e della camomilla. Le sue proprietà? Probabilmente non sapevate che hanno pochissimi grassi e molte sostanze nutritive come proteine, vitamine A e C e minerali.
Anche se non è affatto finita qui visto che ha importanti quantità di antiossidanti presenti. Il motivo di tutto ciò? Grazie al contenuto di flavonoidi e carotenoidi, importanti per dare il colore. Un esempio su tutte? Le viole, i crisantemi e i garofani sono ricchi di potassio.