Nonostante le smentite di rito su un possibile esonero degli allenatori di Juve e Inter, è già partito il toto nome in caso di cambio.
La crisi è ormai evidente e conclamata. Juventus e Inter sono in difficoltà, non si ritrovano e dopo sette giornate di campionato (più due di Champions) i risultati sono deludenti, così come l’espressione di gioco proposta dalle due big.
L’Inter è crollata a Udine (3-1), mettendo insieme la terza sconfitta in Serie A e la quarta su nove partite giocate, in campionato sono 11 i gol subiti e peggio hanno fatto solo Sampdoria, Monza, Cremonese e Verona. Numeri shock. Inzaghi è al centro delle critiche anche per la gestione – spesso cervellotica – dei cambi. Non va meglio in casa Juve, anzi. L’hashtag “AllegriOut” spopola sui social e pure qui i numeri sono inquietanti. La Signora è crollata pure al “Brianteo”, contro il Monza, tirando solo due volte in porta. Due come le vittorie ottenute fin qui tra campionato e Champions.
Allegri e Inzaghi per ora non rischiano, almeno questo filtra dalle due società, ma è ovvio che dalla ripresa post sosta, fino alla pausa per il Mondiale, i due si giocheranno molto, se non tutto. Pochi gli allenatori di rango disponibili sul mercato, in cado di sostituzione. Il più titolato è Zinedine Zidane che, però, come noto attende la panchina della Francia, con Deschamps che dovrebbe lasciare dopo il Mondiale. Ci sarebbero Thomas Tuchel e Mauricio Pochettino, reduci dalle esperienze con Chelsea e PSG, ma entrambi hanno ingaggi molto importanti.
Libero c’è Claudio Ranieri che ha già allenato sia Inter che Juventus. Sul mercato anche due personaggi per nulla banali come Marcelo Bielsa e e il suo allievo Jorge Sampaoli. Paulo Sousa vorrebbe un’altra chance in Serie A, mentre in Italia non hanno mai allenato tre tecnici come Ole Gunnar Solskjaer, Andre Villas Boas e Marcelino che in passato fu però accostato proprio all’Inter e reduce dall’esperienza con l’Athletic Bilbao.