L’aumento del costo dell’energia ha stimolato la fantasia degli italiani e l’ultimo ritrovato è quello di cucinare a fuoco spento
La cottura ottenuta spegnendo i fornelli del gas prima del tempo indicato sulle ricette è anche detta cottura passiva, ed è una tecnica di cui ciclicamente si discute perché legata alla possibilità di ridurre i costi di gas o dell’elettricità, tematica purtroppo ritornata prepotentemente alla ribalta in quest’ultimo periodo, visto l’aumento esponenziale dei costi energetici.
Dopo gli esperimenti più o meno personali che probabilmente ognuno di noi ha voluto fare, ora sulla questione sono intervenuti direttamente degli chef arrivando a proporre addirittura un menù completo, dall’antipasto al dolce, senza l’aiuto del gas dei fornelli.
Caro energia, bollette più che raddoppiate e rincari in ogni campo, la parola d’ordine del prossimo futuro sembra essere quella del risparmio. Gli italiani si trovano a fare i conti con nuove esigenze e, per questo motivo, occorre essere creativi per sopperire alle varie spese. Anche in cucina si cerca, sempre di più, di limitare i consumi e non eccedere per non gravare sul risultato finale delle bollette. L’ultima idea, rilanciata direttamente dal premio Nobel per la fisica, Giorgio Parisi, è quella di cucinare a fuoco spento. La cosiddetta cottura passiva affonda le sue radici nel Settecento, ma ciò che convince in teoria, nella pratica non è sempre di facile applicazione e non conquista subito il palato.
Sulla questione però sono intervenuti direttamente degli chef che, al di là della disquisizione sulla praticità di cucinare senza energia, hanno provato a stilare un menù utile per tutte le portate, dove non c’è bisogno dell’intervento della cottura a gas, ma può bastare anche il semplice utilizzo di piccoli elettrodomestici da cucina, oppure lasciando marinare le portate o mettendole in frigorifero. Come riportato su Leggo.it, il primo che ha voluto proporre la sua idea è Nico Mastroianni, chef di Santo Bevitore, a Cassino, con una battuta di Chianina, marinata nel sifone, strumento che ormai è più presente nelle case che nei ristoranti.
Nella ricetta, c’è anche una mela a fette, condita con olio, sale e lime, alla base si porrà la tartare, poi la mela, senape di Dijon, porcini crudi, erbette a piacere. “Un buon antipasto di pesce può essere l’alternativa giusta all’utilizzo dei fornelli”, lo afferma lo chef stellato Domenico Stile di Enoteca la Torre, a Roma, che propone un gambero sgusciato che si lascia marinare con lime, un goccio di salsa di soia, un filo d’olio e sale di Maldon con il quale si prepara un’emulsione a freddo, passando il tutto al mixer per trenta secondi.
Lo chef Alessandro Circiello, noto volto Rai, propone un piatto di pasta e riso che, per essere preparati necessitano dell’uso dei fuochi, ma che possono essere sostituite con un goloso gazpacho, preparato con pomodoro rosso, basilico, olio extravergine di oliva, un peperone rosso e un peperone giallo passati tutti insieme al mixer e il piatto è pronto per essere servito a tavola. Un secondo piatto piatto può essere assolutamente rappresentato da un pesce marinato come alice o spigola, questo il consiglio dello chef Paolo Cacciani, da Frascati.
Il pesce ancora congelato va tagliato a fette non troppo alte, messo in un vassoio di ceramica e poi a marinare con un limone o un lime, mezzo bicchiere di prosecco, e mezzo di acqua di pomodoro. Si serve guarnito di insalata. Poteva mancare il dolce per completare un menù completo? Assolutamente no, è l’ultimo consiglio quindi ce lo offre Vincenzo Guarino, chef di Tavola Rossa, al Castello di Postignano che riprendendo un’antica tradizione italiana consiglia di unire ricotta e pere.