I deludenti risultati maturati fino a oggi da Juventus e Inter fanno pericolosamente scricchiolare le panchine dei due tecnici
Le grandi del calcio italiano mai così in crisi dopo due mesi di campionato. Juventus e Inter sono già staccate dalla cima della classifica, sono in crisi di gioco, di risultati e di idee. In questo caso a pagare sono sempre gli allenatori, ma nel caso di Inzaghi e Allegri c’è un problema non da poco dato dagli ingaggi davvero elevati che percepiscono.
La squadra neroazzurra è settima in classifica con quattro vittorie e tre sconfitte mentre quella bianconera è addirittura ottava con solo due vittorie, quattro pareggi e una sconfitta, rispettivamente già a 5 e 7 punti di distacco dalla vetta della classifica occupata in questo momento da Napoli e Atalanta.
Due grandi del nostro campionato in difficoltà
Juventus e Inter mai così male dopo due mesi di campionato, le grandi del calcio italiano, partite con i favori dei pronostici e dopo aver fatto enormi investimenti anche quest’anno per allestire delle rose adeguate, in poche settimane si sono perse offrendo prestazioni inaspettate e davvero al di sotto delle aspettative.
In queste situazione sono gli allenatori, rispettivamente Allegri e Inzaghi, a essere sulla graticola, ma anche se la loro panchina comincia davvero a scricchiolare, forse è la situazione economica delle due società ad arrivare in loro soccorso. Entrambi gli allenatori hanno avuto di recente un adeguamento di contratto e sarebbe un grande sacrificio economico per le due società allontanarli per far posto ad un nuovo tecnico, che molto probabilmente le due società, in questo momento, non possono permettersi.
Inzaghi fiducia a tempo
La sconfitta contro l’Udinese ha ulteriormente complicato la situazione per Simone Inzaghi in casa Inter. I nerazzurri sono incappati nel terzo ko in sette gare, complessivamente il quarto in nove partite considerando anche la Champions League. Ufficialmente la società ha confermato la fiducia al tecnico, ma da più parti arrivano spifferi che le prossime partite sarebbero decisive per l’ex tecnico della Lazio. Inzaghi è arrivato all’Inter nel maggio 2021, firmando un accordo fino al 2023 da 4,5 milioni di euro netti, rinnovandolo e prolungandolo fino al 2024, con un aumento dell’ingaggio a 5,5 milioni di euro netti, circa 10,1 milioni di euro lordi.
Considerando i tre mesi già trascorsi nella stagione 2022/23, se Inzaghi venisse esonerato oggi, dovrebbe ancora ricevere da contratto circa 9,6 milioni di euro netti, per un valore lordo intorno ai 18 milioni di euro. Un costo forse troppo alto per una società alle prese con un probabile cambio di proprietà e un piano di rientro concordato con la Uefa, senza dimenticare il costo dell’eventuale successore.
L’eventuale esonero di #Allegri costerebbe alla #Juventus 36 mln€ lordi mentre quello di #Inzaghi costerebbe all’#Inter 18 mln€ lordi:a queste cifre inoltre i club dovrebbero aggiungere il costo per gli staff e per il nuovo tecnico, più relativo staff pic.twitter.com/ohRVlNXHye
— Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) September 19, 2022
L’esonero di Allegri sarebbe un costo pazzesco
La sconfitta contro il Monza ha ulteriormente complicato la situazione per Massimiliano Allegri arrivato in casa Juventus alla seconda sconfitta consecutiva se consideriamo quella contro il Benfica in Champions League. Al termine dell’incontro al Brianteo, la società è immediatamente intervenuta ribadendo la fiducia al tecnico toscano, ma la situazione all’interno della Juventus resta esplosiva e ulteriori passi falsi potrebbero portare a possibili ribaltoni.
Anche Max Allegri è tornato alla Juventus nel maggio 2021, firmando un accordo fino al 2025 da 7 milioni di euro netti. Se Allegri, ad esempio, venisse esonerato domani dovrebbe ancora ricevere da contratto poco più di 19 milioni di euro netti, per un valore lordo intorno ai 36 milioni di euro. Un esborso forse insopportabile per le casse della società bianconera già alle prese con un’importante ricapitalizzazione. Due allenatori e due società incatenati tra loro alle prese con gli stessi problemi.