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Caso Hamraoui, il pc inchioda la compagna Diallo: gli scioccanti scatti del pestaggio – FOTO

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Carlo Roscito

Tutte le ferite pubblicate su Instagram. La calciatrice ha mostrato i segni delle percosse subite a novembre 2021. La mandante sarebbe Diallo, “amica” di spogliatoio nel PSG.

Ha allegato immagini spaventose al racconto dell’incubo vissuto, per mano (nel vero senso della parola) di quattro uomini e della compagna di squadra del PSG Aminata DialloKheira Hamraoui ha rotto il silenzio sull’aggressione subita a novembre 2021. Il caso sembra arrivato a una svolta, intanto la calciatrice ha postato su Instagram una serie di scatti tremendi, conseguenza delle percosse di cui è stata vittima.

Kheira Hamraoui è stata aggredita a novembre 2021 da uomini incappucciati. La mandante sarebbe Diallo, compagna di squadra del PSG (Instagram)

Lividi su braccia e gambe (violacee e con un evidente squarcio), punti di sutura sulla mano, un pestaggio in piena regola. Non dimenticherò mai quel pomeriggio del 4 novembre 2021, mi perseguita giorno e notte. Ha stravolto la mia vita personale e professionale, la mia vita di donna e di calciatore. Pensavo di morire, due uomini incappucciati mi costrinsero a scendere dalla macchina. Mi hanno picchiato con una sbarra di ferro, mirando principalmente alla mia parte inferiore del corpo”. Il motivo? Interrompere la sua carriera da calciatrice. “L’obiettivo era facile da intuire. Volevano portarmi via lo strumento di lavoro… Volevamo rompermi le gambe e mettere fine alla mia esperienza con il calcio“.

Sul pc di Diallo le prove dell’aggressione alla compagna

Ecco alcuni scatti postati su Instagram da Kheira Hamraoui. Ferite evidenti su gambe e mani (Instagram)

Hamraoui su Instagram ha lasciato una testimonianza visiva di grande impatto. “Per molti mesi mi hanno ingiustamente insultato in campo. Sono stata molestata sui social, mi hanno minacciato di morte. Nonostante tutto ho cercato di mantenere la mia passione con tutte le mie forze.  Questo periodo è uno dei più complicati della mia vita di donna e di atleta di alto livello. Vorrei che il mio nome fosse associato solo alle questioni sportive, non quelle legali”.

L’Equipe, intanto, ha rivelato che le autorità avrebbero trovato alcuni dettagli fondamentali sul computer della compagna di squadra Diallo, la mandante dell’aggressione. La calciatrice, il 30 ottobre, avrebbe fatto delle ricerche su Google sui “cocktail di droghe pericolose” e anche “rompersi una rotula”.

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Carlo Roscito