Ecco dove sono finiti gli aiuti che lo stato ha creato per sostenere le società che per due anni sono state paralizzate per la pandemia
Dovevano essere soldi destinati alle imprese in difficoltà a causa dei vari lockdown e crisi Covid, sono invece finiti, per buona parte, nelle mani di noti politici, imprenditori, sportivi, ex calciatori, influencer, volti dello spettacolo e perfino virologi.
Gli aiuti autorizzati prima dal governo di Giuseppe Conte e poi da quello di Mario Draghi per fronteggiare l’emergenza Covid-19, scattavano, con una procedura molto semplificata, dopo una semplice domanda, che pare non prevedesse la reale necessità di chi stava chiedendo un sostegno, in automatico e con accredito diretto in conto corrente.
La pandemia che ha fermato non solo per alcuni mesi le nostre vite, congelandole rinchiusi nelle nostre case, ma anche tutte le attività economiche, ha provocato grandi problemi in tante categorie di lavoratori e aziende che hanno visto ridursi o addirittura fermarsi le attività. Il governo in carica che si è ritrovato a gestire una crisi di così grandi proporzioni ha pensato di varare i cosiddetti aiuti di Stato per fronteggiare questa emergenza, ma un’inchiesta del settimanale Panorama, svela che questi aiuti economici non sono andati solo a famiglie povere ed imprese in difficoltà, ma ne hanno beneficiato anche una serie di politici, vip, personaggi pubblici, dello spettacolo calciatori e influencer, che molto probabilmente non è che ne avessero tutta questa urgenza.
Scorrendo i nomi dei beneficiari, diretti o indiretti, si ha la conferma che un sostegno economico, vista la particolare situazione, piace a tutti senza distinzioni di appartenenza politica. Troviamo infatti, da sinistra a destra, Massimo d’Alema, Gianfranco Librandi, Daniela Santanchè, ma anche lo stesso Giuseppe Conte. Oltre ai politici, gli aiuti di Stato sono finiti anche nelle tasche di influencer, calciatori, cantanti e fotografi. A partire dalla coppia re dei social network Fedez-Ferragni. La madre del cantante e presentatore, ha ottenuto, con accredito diretto previsto dal decreto sostegni bis, più di 270mila euro. Altri 10mila euro sono stati erogati alla holding Zedef, sempre riconducibile alla famiglia Lucia. La Sisterhood di Chiara Ferragni si è aggiudicata uno sconto Irap da 140mila euro. Altre due società riconducibili alla Ferragni hanno beneficiato di garanzie totali su finanziamenti che in complesso superano 1.7 milioni di euro. Anche Belen Rodriguez, stando a quanto riporta sempre Panorama, avrebbe chiesto i ristori per la società di cui è socia al 50%, la Icona Production, un’azienda di agenzia di modelli e attori che gestisce insieme all’ex assistente e carissima amica Antonia Achille. L’Agenzia dell’entrate le avrebbe scontato 2.365.000 euro di Irap, nonostante avesse fatturato lo scorso anno 2.8 milioni di euro, con un utile di 142.335 euro.
Tra sgravi fiscali, garanzie sui finanziamenti e aiuti diretti, i fondi che dovevano contrastare la povertà determinata dal Covid sono andati anche a società riconducibili a Oliviero Toscani e Gianluca Vacchi, ma si arriva fino al caso paradossale degli aiuti di Stato a Roberto Burioni, uno dei virologi in primissima linea fin dal primo giorno di pandemia sulle tv nazionali. Anche le quattro società di Francesco Totti hanno beneficiato di contributi Covid, che sarebbero arrivati per un importo totale di 105.972 euro. Ma le aziende del Capitano giallorosso non sembrano essere state poi così brillanti nel 2021 tanto, ad esempio, che la It scouting, società che recluta sportivi, avrebbe ricevuto soltanto 4mila euro, soldi che rappresenterebbero tra l’altro l’unico fatturato della società.