La Co2 sembra introvabile e rischia di mettere in crisi un mercato intero: alcune grandi aziende bloccano già la produzione, ecco quali.
L’allarme era stato lanciato da tempo, ma come spesso accade è stato sottovalutato. La Co2 sembra introvabile, e fra gli effetti della crisi ci sarebbero scossoni anche in un mercato che rischia di essere bloccato.
Si cono grandi marchi che hanno già annunciato di aver fermato la produzione di prodotti molto consumati e sempre leader nel mercato. Negli scaffali non si troveranno più, e i nomi sono altisonanti. La Sanpellegrino ha già annunciato che l’acqua frizzante non sarà prodotta per due giorni, e il motivo è chiarissimo. Nello stabilimento di Ruspino, a Bergamo, ci sono state difficoltà nel reperire l’anidride carbonica che serve per aggiungere le bollicine al prodotto.
Sanpellegrino ha chiarito che cercherà nuove linee di approvvigionamento, ma i problemi sono tanti. Costo dell’estrazione, anidride carbonica quindi introvabile, plastica alle stelle, crisi che travolge il mercato. La domanda che in molti si fanno però è una sola. Perché l’anidride carbonica è così importante? La risposta è chiarissima.
Carenza di anidride carbonica, c’è chi soffre e chi no: ecco da cosa dipende
Una domanda è sorta in maniera spontanea. In molti si sono chiesti perché alcune aziende sono state costrette a limitare o azzerare addirittura la produzione mentre altre non sembrano avere problemi. In sostanza alcuni marchi hanno firmato contratti pluriennali con chi fornisce anidride carbonica mentre altri no, e in una fase in cui i prezzi decollano e la materia prima scarseggia, i problemi sono purtroppo all’ordine del giorno.
C’è un blocco che però accomuna e riguarda tutti, e chiarisce quali sono le difficoltà per chi produce anidride carbonica, incontra difficoltà, ed è costretto a rivenderla a prezzi record. I costi di trasporto sono aumentati notevolmente, ma il vero intoppo è nei prezzi assolutamente fuori controllo dell’energia. La Co2 infatti può essere estratta nel sottosuolo e prodotta in stabilimenti, ma in entrambi i casi i costi sono elevatissimi. Ecco perché alcune aziende non riescono ad acquistarla, altri neanche a reperirla su un mercato che andrà incontro a molti problemi e che già nei prossimi mesi potrebbe far registrare prodotti che spariranno definitivamente dagli scaffali.