Elezioni politiche 2022, Umberto Bossi fuori dai giochi: dopo tantissimi anni il padre della ‘Lega’ non è stato rieletto. Anche se per lui c’è una piccola possibilità che lo tiene ancora vivo
Sono passati più di 30 anni (per la precisione addirittura 35) da quando è stato eletto, per la prima volta, in Senato. Tanto è vero che, visto il suo lunghissimo periodo, gli è stato attribuito il soprannome di “Senatur“. Tutto questo, però, è pronto ad essere messo da parte visto che non è stata riconfermata la sua presenza. Dopo le ultime elezioni politiche che si sono svolte nella giornata di domenica 25 settembre figura un altro nome di lusso che è stato tagliato fuori dal Parlamento.
Da come avete ben potuto intuire sia dal titolo che dall’immagine in evidenza in alto stiamo parlando di Umberto Bossi. Cosa è successo? Il fondatore della ‘Lega‘ rischia di non essere più rieletto in Parlamento. I numeri parlano chiaro: il suo partito ha avuto un crollo devastante a differenza di Fratelli d’Italia che ha avuto la meglio in tutto e per tutto. Tanto è vero che tutti i calcoli sono stati sballati. Il collegio plurinominale ‘Lombardia 2‘ della Camera, dove era proprio stato inserito nella lista, non gli garantirà più il seggio.
Una vera e propria triste notizie per il diretto interessato che a Roma potrà andarci solamente da turista. Anche se non tutto è perduto visto che c’è una possibilità (anche se piccola) di ritornare nei giochi. Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente il capogruppo lombardo della Lega, Fabrizio Cecchetti. Quest’ultimo ha sintetizzato il tutto con una sola parola: “flipper“.
Cosa ha voluto dire? Che gli sembra strano per quanto riguarda i numeri di rappresentanza e che in base a questo devono verificare. Insomma: si potrebbe verificare il ripescaggio grazie al calcolo dei resti. Di ufficiale non c’è ancora nulla, ma nelle prossime ore si saprà qualcosina di più in merito. La cosa certa, almeno per il momento, è che Umberto Bossi non risulta rieletto. Discorso diverso per Cecchetti, Bordonali, Ravetto, Cornaroli e Zoffilli che entrano per la Lombardia.