Reddito di cittadinanza, confermato un nuovo bonus: 150 euro in più sulla ricarica di novembre senza passare per l’Inps
Il contributo, previsto dal decreto Aiuti ter, interesserà anche coloro che sono senza occupazione, sarà importante però rispettare il limite Isee, fissato a 20 mila euro l’anno. Tra i beneficiari ci sono anche coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza e l’assegno sociale oppure i titolari di pensione per invalidi civili, ciechi e sordomuti.
Il testo del Decreto Aiuti ter attualmente disponibile in versione bozza riprende quanto già disposto a luglio in relazione al bonus di 200 euro, e si suppone quindi che resteranno inalterate le regole operative adottate dall’INPS per il pagamento dei 150 euro.
Il reddito di cittadinanza, per ora, rimarrà al suo posto almeno fino al prossimo dicembre, poi con la legge di Bilancio 2023 potrebbero esserci delle modifiche e non è da escludere neppure l’ipotesi di una cancellazione anticipata della misura. Ma tutto dipenderà dall’esito dalle elezioni politiche in programma a fine settembre. Intanto però è stato fissato un nuovo aumento sotto forma di bonus nel prossimo mese di novembre con le stesse modalità di quando è stato distribuito prima della vacanze quello da 200 euro. Questo perché il governo Draghi è intervenuto nuovamente per riconoscere delle forme di sostegno a famiglie e imprese, visto che il caro prezzi non accenna a placarsi e, con le poche risorse a disposizione, l’esecutivo ha approvato quello che molto probabilmente è l’ultimo decreto della legislatura, con il quale viene prevista una nuova indennità una tantum del valore di 150 euro.
A beneficiarne sono tutte le categorie già comprese nel primo decreto Aiuti, con il quale venne introdotto il bonus di 200 euro: quindi lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori stagionali e anche disoccupati, purché percettori di Naspi o Dis Coll oppure del reddito di cittadinanza. Inoltre, non tutti i nuclei familiari che percepiranno il reddito di cittadinanza a novembre avranno automaticamente diritto al pagamento, ne resteranno esclusi quelli in cui è presente almeno un beneficiario, singolarmente, del bonus di 150 euro.