Questa volta Antonio Cassano ha davvero esagerato. Lo fa capire il web ed i social network dopo le sue ultime dichiarazioni nei confronti di un attaccante ancora in attività ed uno del passato che hanno segnato insieme più di 500 reti complessivamente
Che Antonio Cassano non abbia peli sulla lingua questo non è assolutamente un mistero, ma le sue ultime dichiarazioni non sono assolutamente passate inosservate ed hanno fatto molto rumore. Ovviamente si parla di calcio, ma questa volta il web ha preso completamente le distanze dalle sue affermazioni visto che non sono state accolte assolutamente nella maniera migliore.
Lo ha fatto durante una intervista radiofonica che ha rilasciato durante il programma ‘Muschio Selvaggio‘, condotto dal cantante Fedez e dall’influencer Luis Sal. Si è parlato del passato e soprattutto del presente. L’ex attaccante della Roma e della nazionale, però, ha usato dei termini (calcistici) molto duri nei confronti di due vere e proprie leggende del calcio uno ancora in attività ed un altro che ha appeso le scarpette al chiodo da tempo e che adesso sta facendo l’allenatore (ed anche con buoni risultati).
Che possa non piacere calcisticamente (anche se può sembrare assurdo), ma dire che non sappia giocare a calcio questo è veramente troppo. Antonio Cassano, a quanto pare, ce l’ha proprio con Erling Haaland. L’attaccante classe 2000 della nazionale norvegese si sta confermando, sempre di più, ad altissimi livelli anche in Inghilterra. Poco prima dell’inizio del campionato, però, il barese aveva ribadito: “Farà fatica a giocare in Premier League e con gli schemi di Guardiola”. I numeri, però, dicono tutt’altro: in 10 presenze sono 14 le reti realizzate fornendo anche un assist ai compagni.
Queste sono state le sue parole: “Haaland è un Bobo Vieri misto ad Adriano. Se però ci fate caso, non sa giocare a calcio come Benzema o Lewandowski. È un grandissimo goleador, sì, ma non sa giocare a calcio”. Parole che hanno fatto molto rumore sul web ed in tanti lo hanno criticato. Non è finita qui visto che ne ha anche per un campione del mondo come Filippo Inzaghi, adesso allenatore della Reggina. Nemmeno con lui, però, ci è andato per le leggere: “Anche Inzaghi non sapeva giocare a calcio, giocava alla carlona. Giocava con dei fenomeni che gli mettevano la palla nel mezzo e lui segnava di stinco, di testa, di braccio, vai a vedere i suoi gol. Pippo numero uno? Di cosa non si sa”.
Stiamo parlando come di due attaccanti di razza che, complessivamente, hanno realizzato ben 539 gol in due tra nazionale e club. Non una cosa da poco, ma probabilmente per ‘Fantantonio’ tutto questo non interessa.