Intervista del ‘Corriere della Sera’ al compagno di Giorgia Meloni, Andrea Giambruno. Volto noto di ‘Studio Aperto’ (da settembre del 2020) ha parlato del suo rapporto con la leader di ‘Fratelli d’Italia’ e non solo
Adesso per lui non potrà mai essere un momento come tutti gli altri visto che gli è stato etichettato addosso la parola “first gentleman“. Per chi non lo conoscesse stiamo parlando di Andrea Giambruno. Molto probabilmente lo avete notato alla conduzione di ‘Studio Aperto’, ma forse in pochi sapevano che è il compagno della leader politica di ‘Fratelli d’Italia’, Giorgia Meloni. In una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘ ha parlato a 360° del suo rapporto con la futura nuova premier.
In particolar modo si è parlato anche della famiglia che comprende anche la loro figlia Ginerva, ma mette subito in chiaro le cose quando la giornalista Candida Morvillo gli chiede se si trasferiranno a Palazzo Chigi: non è assolutamente nelle sue intenzioni. “Le sembra che facciamo crescere una bimba di sei anni in un palazzo tipo Versailles? Anche un po’ meno, grazie. Una casa ce l’abbiamo“.
Negli ultimi giorni si era parlato anche del fatto che fosse vicino alla sinistra. Anche questa voce è stata subito smentita dal diretto interessato che ha fatto capire si trattasse solamente di una battuta: “Abbiamo opinioni divergenti su alcuni temi etici, come il suicidio assistito. Lo Stato penso che debba riflettere se sia giusto che una persona possa morire a casa sua, coi familiari, oppure farlo in Svizzera“.
Sulla questione dell’aborto, invece, ha fatto sapere che non c’è alcun tipo di discussione con la compagna. Sui diritti Lgbtq+ e la legalizzazione delle droghe ha chiarito che “non si litiga” e che ognuno motiverà la sua posizione. Sul cartone Peppa Pig, protagonista della campagna elettorale, ha tirato in ballo ovviamente la figlia: “Gliela posso anche far vedere la puntata. Se mi dovesse chiedere perché ci sono due madri, glielo spiego. Una cosa è una scelta spiegata da un genitore, un’altra è far passare forzatamente un concetto“.
In conclusione ha rivelato come si è conosciuto con la politica: “Ero uno degli autori del programma ‘Quinta Colonna’. Ha realizzato qualcosa di impensabile. È il prototipo dell’italiano che amiamo. Ricorda e valorizza chi ha creduto in lei e l’ha supportata. Può fare tutto meglio di un uomo“.