Carlo Calenda crede che il nuovo governo durerà poco: ecco la sua dichiarazione e le motivazioni del leader di Azione.
L’ha chiamata “la tempesta perfetta”, e dietro potrebbe nascondersi un mondo fatto di strette di mano, accordi, patti per l’opposizione al nuovo governo.
Il consenso per Giorgia Meloni e per il centrodestra è stato altissimo, anche a causa di una serie di rotture nei partiti di centrosinistra. Pensare che possano unirsi, avviare colloqui o compattarsi per l’opposizione sembra quindi solo un modo per contrastare l’operato della nuova squadra che ben presto prenderà le redini del paese. Strano ma vero, verrebbe da dire, soprattutto alla luce di accuse che si sono ripetute prima e dopo il turno elettorale. Le parole di Calenda però vanno in una direzione ben precisa e svelano che il nuovo governo, a parer suo, potrebbe innanzitutto avere problemi al suo interno. A Radio Anch’io il leader di Azione ha parlato di “due debolezze”, avanzando una ipotesi sulla durate del governo.
Carlo Calenda si dice certo che il nuovo governo non andrà oltre i 6 mesi. Nell’intervista a Radio Anch’io, il leader di Azione ha chiarito il suo punto di vista. “Hanno due debolezze – ha affermato -, una è nei programmi molto confusi, l’altra in una conflittualità interna. Gestire un Governo è un affare complicato – ha proseguito – e nei loro programmi hanno promesso 180 cose. Ci vuole una classe dirigente esperta e loro non la hanno. Inoltre c’è una conflittualità enorme fra Salvini e Meloni”. Arriverà quindi quella che Calenda chiama “la tempesta perfetta”.
“Sarà fatta di tassi di interesse in crescita, recessione, inflazione, costi dell’energia”. Questi concetti Calenda li ha ribaditi in un intervento sul quotidiano La Stampa. Si è dichiarato “non deluso” dall’8%, parlando di partiti che dopo 30 anni hanno preso quella percentuale, mentre il Terzo Polo in 30 giorni ha convinto molti elettori. Poi ancora una previsione sul governo. “Dura 4, massimo 6 mesi, perché è una coalizione super litigiosa con una classe dirigente incompetente”.