Ucraina, gasdotto Nordstream inutilizzabile per sempre. Mosca attacca gli Usa

Il sabotaggio sembra ormai certo, ma nessuno lo ufficializza. Si teme escalation pericolosa e tensione tra russi e americani

Una situazione tesa. E troppo piena d’incognite pericolose. Da una parte gli Stati Uniti, l’Ucraina e l’Europa, dall’altra la Russia, in mezzo l’esplosione del gasdotto NordStream 2 che sta creando davvero un problema politico e strategico internazionale senza precedenti, anche perché l’idea del sabotaggio non sembra essere più un’ipotesi, ma una certezza, ma, probabilmente per paura, nessuna ufficializza la notizia, primo perché nessuno sa chi è stato, secondo perché notificarlo alzerebbe ancora di più la tensione. Ma è questione di giorni, se non proprio di ore. Mosca, infatti, è passata al contrattacco su Nord Stream. “Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden deve dire se gli Stati Uniti sono o meno responsabili delle fughe di gas rilevate dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico“. Lo scrive su Telegram la portavoce della diplomazia russa Maria Zakharova, spiegando che il presidente americano “è obbligato a rispondere alla domanda“.

La tensione
L’splosione sottomarina dei gasdotti di Nordstream (Ansa)

Il riferimento è a una dichiarazione di Biden di inizio febbraio secondo cui Washington avrebbe “messo fine” a Nord Stream 2 se Mosca fosse intervenuta militarmente in Ucraina. Sul suo canale Telegram, Zakharova posta il video di una conferenza stampa tenuta da Biden prima dell’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina. “Se la Russia invaderà l’Ucraina – afferma il presidente Usanon ci sarà più un Nord Stream 2. Vi metteremo fine“. Alla domanda di una giornalista come gli Stati Uniti potranno farlo, Biden risponde: “Le assicuro che saremo in grado di farlo“. “Joe Biden – scrive la portavoce del ministero degli Esteri russoè obbligato a rispondere alla domanda se gli Stati Uniti d’America hanno realizzato la loro minaccia il 25 e 26 settembre 2022“.

Indagini e riunioni d’emergenza in corso in tutta Europa

L'energia
Una delle centrali di gas in Russia (foto Ansa)

In Europa si annunciano indagini approfondite sulle falle che si sono aperte in Nord Stream 1 e 2 e che inequivocabilmente secondo gli esperti sono frutto di atti deliberati. La Russia si è detta pronta a considerare le richieste per un’indagine congiunta se arriveranno dai Paesi europei. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko, come riporta Ria Novosti. “Se ci sono appelli, li prenderemo in considerazione. Per quanto ne so, non ce ne sono stati“, ha detto Grushko. Mosca chiederà una riunione del Consiglio di sicurezza, hanno fatto sapere fonti diplomatiche.

L’area è “perfettamente adatta ai sottomarini“, ha detto all’AFP un alto funzionario militare francese, citando l’opzione di nuotatori da combattimento inviati a disporre l’esplosivo, o quella di un sottomarino drone. “Il drone parte da un sottomarino che può stare a diverse miglia nautiche dal punto di destinazione. Lascia cadere la sua mina-drone, che naviga a una decina di nodi, vicino al fondo“, spiega. “L’obiettivo è fisso, quindi non è molto complicato.” L’ipotesi del siluro, invece, utile piuttosto per un bersaglio mobile, è  meno plausibile. L’esplosione “corrisponde a diverse centinaia di chili di tritolo equivalente”, precisa. L’istituto sismologico norvegese NORSAR, specializzato nel rilevamento di terremoti ed esplosioni nucleari, ha stimato la seconda detonazione come equivalente all’esplosione di 700 chili di tritolo. Le cancellerie puntano il dito contro Mosca, che di per sé non esclude “alcuna ipotesi” e ricorda che il gas che fuoriesce dai gasdotti le appartiene..

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