Un nuovo caso di Dengue individuato in una città italiana fa scattare l’allarme: misure immediate, ecco i motivi.
La caccia alla zanzara è scattata, e allo stesso tempo c’è apprensione per eventuali segnalazioni su nuovi casi.
A Bologna è stato infatti registrato un paziente con diagnosi di Dengue, e il Comune già stanotte ha avviato un piano per evitare guai maggiori attivando le misure di profilassi. Fra disinfestazione diurna come da protocollo regionale e misure nella zona in cui è stata individuata la persona colpita, l’obiettivo chiaramente è di evitare l’insorgere di casi secondari o di una vera e propria catena di contagi da Dengue. Il motivo è infatti abbastanza chiaro. Il caso a Bologna è particolare ed ha spinto l’amministrazione comunale a fare in fretta.
La Dengue è una malattia benigna che purtroppo di recente è tornata alla ribalta. Si presenta generalmente con febbre, mal di testa, dolori articolati e muscolari, e il classico esantema simile a quello del morbillo. In percentuali fortunatamente molto basse si può sviluppare una pericolosa febbre emorragica, ed è questo il motivo principale per cui a Bologna è scattata la caccia alla zanzara. L’altro motivo è che il caso di Dengue riscontrato sarebbe importato. La strada più rapida è quindi quella di avviare i trattamenti che riguardano le vie Barbieri, Spada, Fioravanti e Calvart.
Questo sono le zone interessate quindi alla disinfestazione, e ai residenti, ai condomini e ai titolari degli esercizi commerciali è stato richiesto di dare accesso agli addetti per effettuare al meglio i trattamenti. Nelle ore notturne è inoltre consigliato quindi di chiudere le finestre fino all’1 ottobre e l’obiettivo è di evitare che la zanzara possa creare nuove infezioni.