Il centravanti della Lazio, alla presentazione in Vaticano della Partita della Pace, ha parlato anche del suo problema fisico in Nazionale
Immobile, assente per un problema fisico nelle due partite della Nazionale di Roberto Mancini, ha spiegato il motivo del forfait e perché era arrivato fino a sotto l’aereo in partenza per l’Ungheria.
L’attaccante della Lazio ha riportato un edema al bicipite femorale della coscia destra che, a quanto pare, non si è ancora riassorbito. La situazione è stata monitorata fin dal ritiro con la Nazionale, e ora le possibilità di vederlo in campo domenica contro lo Spezia sono pochissime.
Creato un caso inutile
Ciro Immobile, a margine della presentazione tenutasi oggi in Vaticano della Partita della Pace, in programma il prossimo 14 novembre allo Stadio Olimpico, è voluto tornare sul problema fisico che lo ha tenuto fuori nelle due ultime partite della Nazionale di Roberto Mancini, sia contro l’Inghilterra sia quella in Ungheria: “Nonostante non potessi giocare”, spiega il bomber della Lazio, ” ci siamo trovati d’accordo sul fatto fosse inutile fare un viaggio, meglio tornare a casa e fare tutte le visite. E quindi erano tutti contenti così, un po’ meno io che avrei voluto giocare. Quando ti succede un infortunio, ci sta. Non era una cosa grave, ma rischiosa, devo essere sincero, siamo stati tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Sono tornato a Roma per fare le terapie“. Immobile è tornato anche sulle foto circolate a bordo del van sotto l’aereo in attesa di partire per l’Ungheria: “E’ stato creato un caso inutile, purtroppo c’è stata la situazione della mia foto in partenza. Stavo solamente aspettando Mancini che scendesse dall’aereo, che era andato a votare. È stata una casualità. Io stavo per partire nonostante non potessi giocare“
La situazione per domenica prossima
Domenica torna la serie A e la Lazio è chiamata a giocare contro lo Spezia allo stadio Olimpico e Ciro Immobile molto probabilmente non sarà della partita: “Io sto bene. È un po’ pericoloso, sai i dottori come sono. Situazione al limite, come quando ho lasciato la Nazionale”. Domani si deciderà se lasciarlo ancora qualche giorno a riposo in vista del tour di forze alla quale sarà chiamata la Lazio con 12 partite in soli 44 giorni, fino alla sosta forzata per permettere la disputa del mondiale in Qatar.