Intervento di Giorgia Meloni che lancia un appello immediato: ecco quanto spenderanno le famiglie per le bollette senza una revisione immediata.
Appelli e numeri. Sono questi gli indicatori da monitorare in una fase in cui il caro energia ha già messo in ginocchio famiglie e imprese con dati già più che allarmanti.
Fra chiusure di attività, una crescita dei debiti tangibile, conti in rosso e nuclei familiari che annunciano di non poter pagare i conti, c’è una nuova stangata in arrivo, e rischia di mettere in ginocchio il paese. Si tratta di una vera e propria mazzata, che per gli italiani si trasformerà in un più 60% nella bolletta della luce. Secondo un’analisi condotta da Facile.it, le famiglie dovranno preventivare addirittura 1.300 euro in più fra quelli già spesi e quelli ancora da versare solo per pagare i conti dell’elettricità nel 2022. Una cifra altissima che rappresenta più del 100% in più rispetto al 2021 e che nell’ultimo trimestre potrebbe essere al centro di ulteriori rialzi. La situazione rischia di diventare quindi ancora più ingestibile, e oltre all’intervento di Mario Draghi, arriva un messaggio decido sa parte di Giorgia Meloni.
Giorgia Meloni: “Serve una risposta immediata”
Alla vigilia della riunione fra i ministri dell’Energia europei nel Consiglio in programma oggi a Bruxelles Mario Draghi ha lanciato un appello chiaro. “La crisi energetica – ha osservato -, richiede da parte dell’Europa una risposta che permetta di ridurre i costi per famiglie e imprese, di limitare i guadagni eccezionali fatti da produttori e importatori, di evitare pericolose e ingiustificate distorsioni del mercato interno e di tenere ancora una volta unita l’Europa di fronte all’emergenza”. Una richiesta precisa, che assume maggiore forza dopo l’appello di Giorgia Meloni. In vista di un’investitura che nei prossimi giorni al renderà di fatto Premier, e di un duro lavoro soprattutto sul fronte dell’emergenza bollette, la leader di Fdi è stata chiara.
“Di fronte alla sfida epocale della crisi energetica serve una risposta immediata a livello europeo a tutela di imprese e famiglie”. Si legge questo in una nota in cui la Meloni chiarisce un altro concetto: “Nessuno Stato membro può offrire soluzioni efficaci e a lungo termine da solo in assenza di una strategia comune, neppure quelli che appaiono meno vulnerabili sul piano finanziario. Per questo l’auspicio è che nel Consiglio Europeo sull’energia prevalga l’interesse comune e non quello particolare di qualche Stato membro”.