In un mondo scevro da strumentalizzazioni, la storia familiare di Giorgia Meloni sarebbe esaltata. In Italia si preferisce demonizzarla
Prima gli attacchi durante la campagna elettorale, poi i tentativi di creare allarmismo su ogni vicenda, conditi dalla riproposizione di interviste vecchie venti anni e tentativi di travisare la realtà. Ora, una volta acquisiti i risultati delle urne, si alza il tiro, scavando nelle vicende familiari e cercando di far passare messaggi distruttivi e infamanti.
Ancora una volta il nome di Giorgia Meloni è tornato prepotentemente in prima pagina. E per vicende che nulla riguardano l’aspetto politico. La leader di Fratelli d’Italia, uscita trionfatrice dalle ultime elezioni e probabile nuovo primo Ministro italiano, è stata al centro di una nuova, vergognosa e inutile campagna mediatica. Il quotidiano spagnolo Diario De Mallorca ha pubblicato un articolo nel quale si è scavato a fondo alle vicende private della Meloni, trovando una condanna del padre per traffico di droga in Spagna.
Naturalmente il quotidiano italiano La Repubblica (lo stesso che lanciò lo scoop di una Meloni che da giovane cambiò addirittura sponda calcistica, passando dal tifo della Lazio a quello della Roma), ha rilanciato il servizio, che è stato anche ripostato dalla giornalista Jura Jebral , con tanto di frasi attribuite alla leader di Forza Italia, che l’hanno portata a far intervenire i legali. Come se Giorgia Meloni fosse colpevole di qualcosa. Nel pezzo (ma solo in una piccola parte interna) viene anche raccontata la vera storia familiare di Francesco Meloni, che abbandonò la moglie Anna Paratore e le figlie Arianna e Giorgia, quando l’attuale leader di Fratelli d’Italia aveva solo un anno.
In un mondo sano, normale e dove non si cerca la demonizzazione delle persone (purtroppo con metodi e mezzi al quanto riprorevoli), oggi leggeremmo articoli sulla bravura della mamma Anna Paratore, capace di crescere due figlie da sola e tra enormi difficoltà. Di una ragazza costretta a crescere troppo velocemente, ma in grado di superare momenti difficili grazie al contesto familiare che la madre e la sorella hanno creato intorno a se. In un mondo normale oggi la figura di Giorgia Meloni, che si appresta ad essere la prima donna Premier italiana, sarebbe esaltata o per lo meno protetta. In Italia si continua a puntare sulla sua demonizzazione: e spiace constatare che quel mondo femminile (che da anni punta a ricoprire ruoli più importanti, in nome di una parità che in altri Paesi è stata portata avanti con maggior convinzione) annoveri persone che stanno partecipando e cavalcando la guerra a Giorgia Meloni.
Non sui concetti o sulle ideologie: ma sfruttando metodi poco comprensibili. Negli ultimi giorni abbiamo letto attacchi alla figlia, articoli più o meno dissacranti sulla sorella e il marito e oggi scopriamo che il padre, con il quale Giorgia Meloni non ha avuto rapporti, ha avuto problemi con la legge. Cosa dovremmo attenderci nei prossimi giorni?