Blackout, devastazione e purtroppo cattive notizie in arrivo dai soccorritori dopo il primo bilancio dell’uragano Ian in Florida.
L’allerta era a livello altissimo, e gli appelli da parte delle autorità rendevano l’idea di quanto le previsioni in vista del passaggio dell’uragano Ian fossero pesanti.
Il tifone dopo aver messo in ginocchio Cuba si è abbattuto sulla Florida e le immagini in arrivo nella giornata di ieri hanno immediatamente reso l’idea della potenza di Ian. Auto spazzate via dalla forze del vento e dell’acqua, tetti sradicati, interi complessi di case trascinati da un fiume di acqua e fango. Le attività di soccorso sono state rese quasi impossibili da venti che soffiavano a velocità record e dalla presenza di acqua ovunque in strada.
Una situazione drammatica raccontata dai video sul web in cui nella giornata di ieri è emersa tutta la potenza di un uragano classificato di forza 4. Nella giornata odierna però le autorità e le televisioni hanno fornito un primo bilancio indicato dai soccorritori. Le persone rimaste vittime del maltempo sono molte, ma il numero sarebbe addirittura destinato a crescere.
Quasi 3 milioni di persone sarebbero al momento senza elettricità a causa della devastazione dell’uragano Ian. Fra i video del fiume d’acqua che trascina tutto, del giornalista quasi sollevato dalla potenza del vento e della pioggia che entra all’interno di case e alberghi, arriva un primo bollettino ufficiale e non porta di certo buone notizie.
Sarebbero a momento 17 le persone morte secondo le autorità locali, ma ci sarebbero anche feriti e dispersi in una situazione che rischia purtroppo di assumere contorni ancora più drammatici. L’appello di Joe Biden rende infatti l’idea di quale sia la potenza di Ian e l’impatto in uno Stato che ha provato a limitare i danni senza però poter contrastare del tutto l’impatto. “Potremmo essere al cospetto dell’uragano più letale nella storia della Florida” ha dichiarato il presidente americano, mentre intanto si attendono miglioramenti consistenti per gestire meglio le chiamate d’aiuto e fare la conta definitiva di un bilancio già molto pesante.