Il suo tweet ha scatenato reazioni indignate da tutte le correnti politiche. Oggi, con nuove dichiarazioni, Rula Jebreal alimenta la guerra mediatica contro Giorgia Meloni
Quando la toppa rischia di essere più larga del buco. Rula Jebreal è riuscita, se possibile, ad inasprire ancora di più i toni contro Giorgia Meloni, con parole che (almeno nelle intenzioni) avrebbero dovuto rappresentare una sorta di spiegazione al tweet di ieri, e che invece alimentano ulteriormente la guerra mediatica contro la leader di Fratelli d’Italia.
Ieri la giornalista e scrittrice aveva scritto un tweet in cui (riprendendo un articolo di Repubblica, sui precedenti del padre di Giorgia Meloni in Spagna), attaccava la leader di Fratelli d’Italia. Le sue parole avevano scatenato reazioni pesantissime: anche da esponenti politici lontani dal partito di centrodestra. Interpellata dall’AdnKronos, la Jebreal rincara la dose. “Anche la stampa anglosassone ha dato notizia dei reati del padre e del nonno di Trump, come si legge sul Washington Post, The Independent & The Guardian. Questo accade a molti personaggi pubblici che assumono incarichi di rilievo. Detto questo è chiaro che le responsabilità penali non ricadono mai su terzi”.
La Jebreal prova a chiarire il senso del suo tweet: “Quello che volevo evidenziare non è la vicenda familiare di Giorgia Meloni, che riguarda solo lei, ma la sua propaganda politica che, molto spesso, come quella di Trump, tende a criminalizzare l’intera categoria dei migranti a partire dagli errori o i crimini di alcuni di loro. Fomentando così la radicalizzazione di molti e la crescita dell’odio nella società”, dice ancora. “Meloni e Trump condividono storie familiari complesse ma non è questo il punto. Il mio è un invito alla riflessione, nella speranza che Meloni, considerando anche il suo vissuto personale, possa proporre una politica più inclusiva e abbandonare la retorica incendiaria che spesso porta all’equazione immigrato uguale criminale. Ognuno ha la sua storia, generalizzare per propaganda politica alimenta odio e rabbia sociale”, conclude Jebreal.
Jebreal, tutti contro di lei
Ma le sue parole non hanno ottenuto lo scopo desiderato. Da ieri contro di lei si sono scatenate valanghe di critiche e prese di posizioni molto forti. “I tweet di Rula Jebreal denotano il livello infimo e squallido a cui può spingersi l’armata radicalchic: utilizzare una dolorosa vicenda personale per sferrare un attacco di mera demagogia politica. Giorgia Meloni ha più volte raccontato delle sofferenze patite per l’abbandono del padre e di come ben presto le loro biografie si siano separate per non ricongiungersi più”. Lo dichiara in una nota la deputata di Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli. Anche Carlo Calenda, ha bacchettato la Jebreal: “Rula questa è una bassezza. Non si fa politica così e tanto meno giornalismo. Quello che ha fatto il padre della Meloni non c’entra nulla con lei. Cancella questo tweet che tra l’altro ha l’unico effetto di portare ancora più gente a sostenere FDI”.