Al termine del vittorioso incontro contro il canadese Felix Auger-Aliassime, il tennista italiano ha raccontato l’emozione provata
Matteo Berrettini ha completato la prima vittoria per il Team Europe nella seconda giornata della Laver Cup. Dopo il 2-2 al termine degli incontri di ieri, l’Europa è ora in vantaggio 4-2. Il tennista italiano ha potuto sfruttare anche i preziosi consigli dell’ex numero uno al mondo, seduto in panchina dopo l’ultimo incontro giocato in carriera nella prima serata della manifestazione.
La Laver Cup 2022 verrà sicuramente ricordata come la manifestazione che ha avuto il pregio e l’onore di vedere in campo, da giocatore professionista per l’ultima partita della carriera, Roger Federer in coppia con suo amico-rivale Rafa Nadal. Forse il più grande tennista di tutti i tempi, sicuramente il più amato dalla gente, ha deciso di chiudere la sua carriera a causa dei troppi guai fisici negli ultimi mesi.
Sono sempre partite spettacolari quelle tra Matteo Berrettini e il canadese Auger-Aliassime, come lo scorso anno, infatti, per il tennista romano ci sono volute ben due ore e quindici minuti di gioco per regalare così altri due punti al Team Europa in Laver Cup. Alla O2 Arena di Londra finisce 7-6 4-6 10-7. Il tennista italiano è diventato titolare del Team Europe proprio in sostituzione di Federer, al rientro dopo l’infortunio e non in grado di giocare più del doppio disputato insieme a Nadal. Durante la partita contro il canadese si è visto e sentito più volte proprio King Roger dare alcuni consigli all’italiano su come variare il gioco e renderlo più efficace. Una soddisfazione enorme e un momento di grande emozione per Matteo che non ha mai nascosto la sua totale ammirazione per il tennista svizzero a cui deve anche la motivazione iniziale che lo ha spinto a prendere una racchetta in mano e provare a fare il tennista.
“E’ per lui che gioco a tennis”, ha detto Berrettini, scatenando la sorpresa dei tifosi presenti alla O2 Arena. “Forse non lo sa, ma quando lui giocava a Roma io da bambino provavo a entrare di nascosto sul Centrale per vederlo perché non avevo il biglietto. Era il mio idolo già allora”. E rivolgendosi direttamente al tennista svizzero racconta “Sei la ragione per cui gioco a tennis e vederti piangere sulla mia spalla l’altra sera perché avevi chiuso la tua carriera è stato incredibile, stento ancora a crederci, ma era davvero Roger Federer mi ripetevo…”. Un ricordo emozionante e sincero quello di Matteo Berrettini che ha scatenato l’appaluso dell’intera arena.