Caso Saman Abbas, arrivano altre terribili indiscrezioni per quanto riguarda la sparizione della giovane pakistana, di cui non si hanno più notizie dalla fine del mese di aprile dello scorso anno. A rivelarle il compagno di cella di uno dei cugini della giovane
Arrivano altre terribili indiscrezioni per quanto riguarda il caso di Saman Abbas, la 19enne pakistana sparita nel nulla. Negli ultimi giorni le notizie che riguardavano la sua uccisione ad opera della famiglia. Nel frattempo, però, arrivano altre novità su questa vicenda. A quanto pare i parenti della vittima, dopo la sparizione della giovane, avrebbero deciso di non dire più nulla e di non parlarne giurando sul Corano. In poche parole nessuno poteva dire nulla di quello che avevano visto.
A rivelare queste clamorose indiscrezioni sarebbe stato un compagno di cella di un cugino della ragazza. A quanto pare il detenuto, dopo aver parlato con il possibile assassino, avrebbe riferito il tutto alla polizia penitenziaria. Ha raccontato, per filo e per segno, tutto quello che aveva ascoltato sull’omicidio. Questo documento è stato inserito agli atti del processo per omicidio, che si aprirà davanti al Tribunale di Reggio Emilia il 10 febbraio 2023.
Ricordiamo che in questa vicenda sono imputati Shabbar Abbas (padre della ragazza), Nazia Shaheen (madre), Danis Hasnain (zio), Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq (cugini).
A quanto pare il cugino avrebbe avuto il “compito” di bloccare le gambe della ragazza, mentre lo zio la soffocava insieme ad un altro familiare. Dopo averla ucciso hanno avvolto il corpo in un sacco di plastica e messo su una biciletta fino ad arrivare verso un canale con l’acqua che arrivava al petto.
Una volta giunti sul posto un altro zio di Saman, insieme a Daniash e Nomanulhaq, hanno fatto a pezzi il corpo della giovane. Dopo l’arrivo a casa avrebbero bruciato i vestiti per non destare sospetti e che la polizia non potesse mai arrivare a loro.