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Esteri

“E’ una spia di Putin”, in manette ufficiale dell’esercito

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Cristiano

E’ stato accusato di essere una spia del presidente russo, Vladimir Putin. Sono scattate inevitabilmente le manette per l’ufficiale dell’esercito e sua moglie

Polizia americana (Ansa Foto)

Clamorose sono le notizie che arrivano direttamente dagli Stati Uniti D’America e che riguardano uno degli ufficiali del paese. Insieme alla moglie sono stati accusati dal Dipartimento di Giustizia americano di cospirazione per aver dato delle informazioni importanti alla Russia per quanto riguarda il conflitto in Ucraina. In manette ci sono finiti Jamie Lee Henry, un maggiore trans dell’esercito e sua moglie Anna Gabrielian, una anestetista madre lingua russa.

A quanto pare, lo scorso 17 agosto, la donna avrebbe incontrato un agente dell’FBI sotto copertura in un albergo. Pensando si trattasse di un membro dell’ambasciata russa gli avrebbe rivelato tutte le informazioni che sapeva, nonostante sapesse che poteva benissimo andare in prigione. Tutto per l’amore della propria patria. Queste sono le accuse nei loro confronti. Non è finita qui visto che la moglie avrebbe messo in mezzo anche il marito.

USA, arrestato ufficiale trans esercito: accusato di essere spia Putin

Jamie Lee Henry (screenshot video YouTube)

L’accusa parla di Jamie Lee Henry come uomo. Nel 2015 fece molto discutere la sua vicenda visto che diventò il primo ufficiale dell’esercito transgender. A quanto pare l’ufficiale avrebbe riferito di voler aiutare la Russia e che stava pensando di arruolarsi nell’esercito e dare una mano ai soldati nel conflitto. Tutto questo, però, non avvenne per via della sua scarsa esperienza in guerra. Non solo: avrebbe riferito sempre all’agente dell’FBI che gli USA stanno usando la scusa degli ucraini per “sfogare la loro rabbia contro la Russia”.

Pochi giorni più tardi, precisamente il 31 agosto, l’agente avrebbe incontrato i due coniugi in un hotel a Gaithersburg, nel Maryland, vicino a Washington. Sono state fornite informazioni mediche che la Russia avrebbe potuto sfruttare. L’ufficiale avrebbe dato anche alcune informazioni su cinque pazienti dove aveva prestato servizio a Fort Bragg: si tratta di un ufficiale dell’esercito in pensione, un impiegato del Dipartimento della Difesa, il coniuge di un veterano dell’esercito americano e due coniugi di veterani dell’esercito americano morti.

Secondo il tribunale pare che i due adesso rischiano delle pene pesantissime: 5 anni di prigione federale con l’accusa di cospirazione e un massimo di 10 anni di prigione federale informazione fornita.

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