Giorgia Meloni continua a lavorare con obiettivi chiari e vuole accontentare gli alleati senza cedere a tutte le proposte: intanto sbucano nomi nuovi.
Un rompicapo, con un motivo ben preciso. Se Giorgia Meloni non ha ancora chiuso il capitolo relativo alla sua squadra di governo i motivi sono chiari. Il primo è relativo alla forte volontà di non sbagliare per garantire al paese una formazione di qualità e di grandissimo spessore.
Il secondo è tutto nel tentativo di accontentare gli alleati, perché se all’intero di Fratelli d’Italia le posizioni sembrano abbastanza chiare e delineate da tempo, per Lega e Forza Italia sembrano esserci molti autorevoli esponenti in corsa, e soprattutto non sembra esserci spazio per tutti. Ecco quindi che nel toto-ministri fra certezze, come ad esempio La Russa, e ancora Crosetto nel ruolo di sottosegretario per mantenere il suo profilo da guida di FdI e del nuovo Governo, sbucano molti nomi nuovi, e altri ancora che sembravano candidati autorevoli e invece ora appaiono tagliati fuori.
Il quadro appare chiaro anche nei suoi punti interrogativi. Giorgia Meloni vorrebbe puntare su alcuni ministri tecnici per dare “qualità” (questa è la parola chiave), alla sua squadra, mentre da Berlusconi sarebbe arrivato un veto netto soprattutto in alcuni ministeri strategici. Fra questi ci sarebbe il Ministero della Salute, per il quale da Fdi sarebbero spuntati però nomi tecnici come Guido Rasi (ex direttore generale Ema) e Francesco Rocca. Quello del presidente della Croce Rossa Italiana è un nome nuovo e autorevole che potrebbe seriamente essere candidato per il ministero e tagliare quindi la candidatura di Licia Ronzulli, che potrebbe avere invece il Ministero per la Famiglia e le Pari opportunità.
Sempre a Forza Italia toccherà la Difesa, e Tajani al momento sembra il più accreditato, ma anche la Scuola, con Anna Maria Bernini seria candidata. E Salvini? Una nuova missione agli Interni sembra da escludere in favore del prefetto di Roma Matteo Piantedosi, e il leader del Carroccio potrebbe tenere per sé le Infrastrutture. Fra gli altri nomi spunta quello di Maurizio Lupi per i Rapporti con il Parlamento, la Belloni alla Farnesina e Siniscalco per l’Economia. Non mancano però le soprese. Fra queste non è da escludere il nome di Andrea Abodi per il Ministero dello sport e quello di Chiara Colosimo per le Politiche Giovanili, in un quadro che nei prossimi giorni potrebbe essere chiaro e dare un nuovo governo alla nazione.