Meloni incontra Berlusconi: ecco i nodi per stringere sul nuovo governo

Incontro fondamentale per il nuovo governo: Giorgia Meloni ha raggiunto Berlusconi e non vuole più perdere tempo.

Il tempo stringe e al netto del toto-ministri, di conferme ormai chiare e smentite secche su nomi che sembravano poter far parte della squadra, Giorgia Meloni vuole chiudere il capitolo. 

Nel pomeriggio possibile incontro tra Meloni e Berlusconi
Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni (Ansa Foto)

Ci sono alcuni nodi da sciogliere, con nomi proposti dagli alleati di sicuro venuti fuori nelle chiacchierate con gli alleati. Sarebbe questo al momento l’unico piccolo ostacolo prima di portare a Palazzo Chigi una squadra di altro profilo, che la leader di Fratelli d’Italia avrebbe già in mente. C’è un percorso chiaro da affrontare, e dopo l’incontro che la Meloni ha descritto “in un clima di grande collaborazione e unità di intenti“, potrebbero essere stati affrontati alcuni passaggi fondamentali. Sarebbero state inoltre gettate le basi per i primi dossier da affrontare, dal caro energia alle strategie per alleggerire i conti di famiglie e imprese, ma la sensazione è che l’incontro sia stato fondamentale per alleggerire alcune posizioni sulla squadra di governo.

Meloni-Berlusconi: i nodi dell’incontro

Centrodestra
Salvini, Meloni e Berlusconi © Ansa

“L’obiettivo è quello di restituire una strategia industriale a questa Nazione che da tempo non l’ha avuta. Daremo risposte efficaci e immediate al governo”. Giorgia Meloni ieri ha chiarito la sua posizione, in una fase in cui il toto-ministri impazza e c’è da fare in fretta per iniziare a lavorare sui dossier fondamentali per il paese. Prima però, ci sono alcuni nodi da sciogliere con gli alleati, e al netto delle smentite, la chiacchierata di ieri potrebbe di certo essere stata importante da questo punto di vista.

Il primo obiettivo è capire come dare risposte alle ambizioni di Salvini. Il leader del Carroccio non ha mai fatto mistero di voler riannodare i fili con il Ministero dell’Interno, ma al netto di alcuni veti che la Meloni avrebbe chiarito, e che sono stati smentiti, la strada per Salvini sembrerebbe chiusa da altri fattori come il processo Open Arms che lo vede imputato.

Con Berlusconi invece c’è un primo passaggio da chiarire. Il Cavaliere non vorrebbe posizioni “tecniche” fra i nomi dei ministri, che invece piacciono alla Meloni, convinta delle garanzie nella qualità di lavoro che potrebbero garantire al paese. Spazio quindi ai colloqui con Berlusconi per capire quali dei suoi potrebbero rientrare nelle squadra. Oltre a Tajani, che sembra ormai candidato solidissimo, circolano i nomi di Barelli e Bernini, ma anche di Licia Ronzulli. Temi caldi da affrontare quindi, in attesa di una squadra per cui la Meloni dovrà accontentare di certo gli alleati, ma mantenere fede a quelle promesse su figure di grande rilievo per tirare il paese fuori dalla crisi.

 

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