La Presidente di Fratelli d’Italia all’uscita da Montecitorio dove sta lavorando per trovare le intese spiega: “Ma dobbiamo fare preso, scadenza importanti vicine”
Assediata e accerchiata. Ovunque. Prima e durante la campagna elettorale, ma soprattutto dopo e adesso che sta lavorando alacremente per trovare le intese sul governo che sarà. E non si risparmia, parla poco e lavora tanto, al contrario di tanti altri suoi predecessori che, subito dopo la vittoria alle elezioni, hanno festeggiato per giorni, senza pensare che una vittoria alle politiche non è vincere uno scudetto o un trofeo, ma una responsabilità e una chiamata da parte dei cittadini. E lei, Giorgia, non si sta tirando indietro anzi ha preso fin troppo seriamente il suo compito e il suo dovere. “Le consultazioni? Credo proprio che il Centrodestra andrà insieme al Quirinale per le consultazioni, anche se non ci siamo ancora interrogati su questo, ma ragionevolmente sì, lo abbiamo fatto in passato e lo faremo anche questa volta“. Ha detto la leader di Fdi lasciando Montecitorio.
Ha fretta di fare le cose la Meloni, ma non perché non vede l’ora di sedersi sulla poltrona più importante, solo perché ci sono tante scadenze ravvicinate e tanti problemi da affrontare. “”Comunque vada bisogna cercare di fare presto. Ci sono troppe scadenze importanti”, dice sempre col sorriso ma con la faccia seria di chi sa quello che vuole e dove intende arrivare. La sua è una maratona quotidiana e starle dietro non è facile, soprattutto per i suoi collaboratori che, forse mai come adesso, stanno trottando e lavorando davvero tanto.
“Io draghiana? Organizzare una transizione non vuole dire fare l’inciucio”
I rimproveri e le polemiche non mancano. Anzi sono sempre quotidiane e sempre più velenose, ma Giorgia Meloni guarda avanti e tira dritto. “Leggo tante cose, la Meloni è diventata draghiana. Io penso che persone normali che cercano di organizzare una transizione ordinata nel rispetto delle istituzioni facciano una cosa normale, non è che si fa un inciucio“. Così la leader di Fdi Giorgia Meloni parlando del dossier energia.
“Non è questione di divergenze. C’è la questione energetica, che è quella che chiaramente per me adesso è più preoccupante. C’è il governo che – ha sottolineato la Meloni – sta lavorando in Europa in una trattativa molto complessa. Sul tema del price cap credo di essere stata tra i primi a sostenere che questa fosse una delle soluzioni possibili. Per cui è normale che io senta il ministro Cingolani per sapere come stanno andando le trattative e per regolarci, eventualmente, su che cosa poi serva di quello che possiamo fare noi”