Inter-Dybala, i motivi del no: la scelta di Inzaghi è clamorosa!

Emergono retroscena sul mancato arrivo di Dybala all’Inter. L’argentino, decisivo nel match di sabato scorso, non ha avuto l’ok di Inzaghi…

A pensarci oggi sa di clamoroso autogol, Correa preferito a Dybala è un harakiri che a Milano stanno scontando. L’Inter si lecca le ferite, dopo la quarta sconfitta in campionato e una classifica che comincia a diventare da incubo soprattutto rispetto a quelli che erano i proclami iniziali. Partiti per vincere lo Scudetto della seconda stella, oggi i nerazzurri si ritrovano a -8 dal Napoli, ma soprattutto con la sensazione di essere lontani anni luce rispetto agli standard di rendimento degli azzurri, ma anche del Milan. Simone Inzaghi è ormai sul banco degli imputati, costretto a portare risultati immediatamente, già dalla sfida di Champions contro il Barcellona o lo spettro esonero potrebbe diventare molto concreto.

Inzaghi preoccupato per l'ennesimo infortunio
Simone Inzaghi (Foto LaPresse)

Correa mai decisivo: l’argentino è un’incognita

Tanti gli aspetti contestati al tecnico piacentino: dalla gestione dei cambi, alla mentalità vincente “contiana” che è stata depauperata, fino alla scelta di puntare e difendere alcuni suoi fedelissimi che però non hanno mai offerto un rendimento di livello. Il caso più eclatante è quello di Joaquin Correa, voluto da Inzaghi nell’estate 2021 e portato ad Appiano Gentile per 31 milioni di euro e 14 mesi dopo la sensazione forte che l’affare l’abbia fatto solo Lotito. L’argentino rimane uno dei grandi punti interrogativi dell’Inter.

Joachin Correa infortunio
Joachin Correa out contro il Real Madrid per infortunio © Getty Images

Da quando è Milano ha segnato 8 gol in 46 presenze e quasi mai reti pesanti, decisive. La doppietta contro il Verona, alla prima apparizione con l’Inter, aveva illuso tutti, poi il rendimento del Tucu è crollato. Inzaghi l’ha difeso, preferendolo anche a Dybala. Per far arrivare la Joya a Milano, dopo l’acquisto di Lukaku, serviva l’addio di un attaccante e per Marotta il sacrificabile era Joaquin Correa. Lo stop, però, è arrivato da Inzaghi che ha voluto difendere a tutti i costi il suo fedelissimo dai tempi della Lazio. Una scelta che dopo due mesi sa di amaro e clamoroso autogol. 

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