Potrebbe essere questo uno dei primi provvedimenti presi in materia economica dal nuovo governo
I cittadini in debito con il Fisco potrebbero godere di una maxi sanatoria fino all’80% per i debiti sotto i 3.000 euro, questo potrebbe essere una delle prime decisioni che il nuovo governo, uscito dalle recenti elezioni politiche, potrebbe prendere.
Le elezioni politiche in Italia del 2022 per il rinnovo di entrambi i rami del Parlamento si sono tenute domenica 25 settembre 2022, a seguito dello scioglimento anticipato delle Camere decretato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 21 luglio. Il risultato emerso dai voti degli elettori recatisi alle urne ha decretato la vittoria della coalizione del centrodestra.
Potrebbe essere in arrivo una nuova sanatoria per le cartelle esattoriali dei contribuenti. I cittadini in debito con il Fisco per un importo non superiore ai 3.000 euro potrebbero godere di un maxi sconto fino all’80%. Fra i progetti del centrodestra, dopo la vittoria alle elezioni del 25 settembre, che sta già lavorando all’agenda economica che caratterizzerà il prossimo esecutivo, ci sarebbe anche quello di una maxi sanatoria sulle cartelle esattoriali appunto di importo più basso. Una misura del tutto simile alla rottamazione delle cartelle e al condono operato nel periodo di pandemia, in questo caso, però, stando ai rumors potrebbe essere introdotto un nuovo saldo e stralcio delle cartelle sotto i 3.000 euro.
Durante tutta la campagna elettorale, la leader di Fratelli d’Italia ha sottolineato che l’obiettivo non è solo riformare il Fisco, ma dare il via a “una nuova era nei rapporti tra Fisco e contribuenti”, basata su fedeltà ed equilibrio nei rapporti. Da qui l’idea di introdurre una nuova sanatoria per i debiti sotto i 3.000 euro, in questo modo ai contribuenti resterebbero da versare solo il 20% dei debiti. Invece per tutti i debiti il cui importo supera la soglia dei 3.000 euro, verrebbe confermata la possibilità di una rateizzazione semplificata in 10 anni. Per le situazioni che precedono l’invio della cartella esattoriale, il centrodestra ipotizza una “tregua fiscale”, con la formula del 5+5, cioè una sanzione forfettaria al 5% e la rateizzazione automatica in 5 anni.