Grave incidente sul lavoro in provincia di Como. Un operaio ha perso la vita poche ore fa. Aperta un’indagine per accertare meglio quanto successo.
La striscia delle morti bianche in Italia sembra essere destinata a non fermarsi. L’ultimo incidente mortale è avvenuto nel pomeriggio del 4 ottobre 2022 a Gironico, in provincia di Como.
Secondo quanto riferito dall’Ansa, l’operaio stava lavorano in uno scavo per alcuni lavori stradali quando, per motivi ancora da accertare, c’è stato un cedimento ed è rimasto sepolto a tre metri sotto terra.
I colleghi hanno subito chiamato i soccorsi, ma per il 40enne non c’era più niente da fare. Il personale sanitario, infatti, ha potuto constatare solamente il decesso e il magistrato nelle prossime ore potrebbe autorizzare l’autopsia per accertare meglio le cause della morte. Intanto, la Procura ha aperto un’indagine per verificare i motivi di questo tragico incidente.
Incidente sul lavoro in provincia di Como, l’allarme dei sindacati
L’incidente ha portato la Cgil a lanciare un nuovo allarme. “Non possiamo chiamare quanto successo una fatalità – ha detto Umberto Colombo, segretario generale della Cgil di Como all’Ansa – siamo al settimo morto sul lavoro in questa zona“.
“Solamente poco tempo fa – ha detto ancora il sindacalista – siamo stati ricevuti dal prefetto e abbiamo portato le nostre istanze affinché non si ripetessero più morti sul lavoro in provincia. Purtroppo i fatti hanno mostrato come non sia più procrastinabile un’azione seria sulla prevenzione, coinvolgendo anche le associazioni datoriali. Questa piaga, con l’aiuto di tutti, deve essere debellata. Occorre una mobilitazione del sindacato per il rispetto della sicurezza“.
Un’emergenza, quindi, che per i sindacati deve finire il prima possibile e vedremo se tutte le sigle già nei prossimi mesi chiederanno un incontro al nuovo governo per provare una soluzione a questa emergenza. Si tratta di un passaggio necessario per mettere fine a tragedie che, come vediamo, sono ormai all’ordine del giorno e per questo motivo c’è bisogno di un intervento dal punto di vista nazionale e non locale.