Robinho condannato per stupro: richiesta esplicita dell’Italia al Brasile

Arrivano altre brutte notizie che riguardano l’ex calciatore del Milan e della nazionale, Robinho. Ricordiamo che è stato condannato per stupro, insieme ad un amico, nei confronti di una ragazza albanese

Robinho rischia l'estradizione
Robinho (Foto LaPresse)

Le ultime notizie che arrivano e che riguardano Robinho non sono assolutamente buone. D’altronde, non potrebbe essere altrimenti visto che l’ex esterno d’attacco della ‘Selecao‘ lo scorso 19 gennaio è stato condannato per stupro, in via definitiva, insieme ad un amico. Nel frattempo, secondo quanto riporta l’Ansa, pare che il Ministero della Giustizia italiano abbia inoltrato al Brasile la richiesta di estradizione. Ricordiamo che è stato condannato a 9 anni di carcere per violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 23 anni di origini albanese.

Il tutto si è verificò all’interno di un locale dove la vittima è stata abusata il 22 gennaio del 2013. Ad essere informato di questa richiesta è stato informato l’Ufficio esecuzione della Procura milanese, che nei mesi scorsi ha emesso un mandato d’arresto internazionale. Nel mese di febbraio la Procura aveva inoltrato al Ministero la richiesta di estradizione e il mandato d’arresto internazionale per l’ex attaccante e per il suo amico Ricardo Falco.

In questo momento i due si trovano in Brasile. Nell’ultimo periodo ci sono stati contatti tra il nostro paese e quello brasiliano per discutere di questa vicenda. A quanto pare, però, la Costituzione brasiliana ha fatto capire chiaramente che non ha alcuna intenzione di consegnare Robinho ed il suo amico per un motivo, ovvero per il fatto che non consente l’estrazione dei cittadini.

Robinho, chiesta estradizione al Brasile

Robinho rischia l'estradizione
Robinho (Foto LaPresse)

L’ultima parola, adesso, spetta alle autorità brasiliane. A seguire la vicenda in Italia il pm Stefano Ammendola. Nel corso delle indagini per i due non sono state emesse delle misure cautelari. A quanto pare il brasiliano avrebbe fatto bere la ragazza fino al punto da renderla incosciente. Poi il gruppo l’avrebbe violentata a turno.

E’ accaduto nel guardaroba di un locale dove la giovane stava festeggiando il compleanno. Nel frattempo il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser nel processo d’appello aveva chiesto la conferma delle condanne: “La vittima e’ stata brutalmente umiliata“. Dopo aver saputo di questa notizia il Santos, all’epoca squadra detentrice del suo cartellino, decise di sospenderlo.

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