Non solo il conflitto in Ucraina, allarme dalla CIA: “Rischio è crescente”

Non basta solamente il conflitto in Ucraina, l’ennesimo allarme arriva direttamente dagli Stati Uniti D’America, precisamente dalla CIA. A rivelarlo ci ha pensato direttamente il direttore William Burns

Allarme dalla CIA
William Burns, direttore della CIA (Ansa Foto)

Siamo arrivati al giorno numero 223 di conflitto in Ucraina e la situazione, purtroppo, è come tutti gli altri giorni. Bombardamenti su edifici, civili e soldati ammazzati come se fossero formiche, e tanto altro di orribile che solamente lo spettacolo tremendo che una guerra sa regalarti.

Nelle ultime ore il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha firmato un nuovo decreto: ovvero quello che il suo paese non tratterà mai un negoziato con la Russia di Vladimir Putin. Lo stesso che, qualche giorno fa, aveva indetto un referendum “farsa” per ottenere le quattro regioni ucraine conquistate.

Nel frattempo, però, arrivano altre drammatiche notizie direttamente dagli Stati Uniti D’America in merito alla guerra che si sta svolgendo nel paese europeo orientale. Le parole arrivano direttamente dal direttore della CIA, William Burns, e non sono affatto positive visto che il rischio crescente di avere una guerra nei prossimi anni è molto alto.

Ucraina, Burns della CIA ammette: “C’è rischio di avere una guerra

Allarme dalla CIA
William Burns, direttore della CIA (Ansa Foto)

Queste sono alcune delle parole che lo stesso Burns avrebbe rilasciato nelle ultime ore e che sanno davvero di allarme: “La realtà, almeno per come la vediamo noi, è che più si va avanti in questo decennio e più aumentano i rischi che possa insorgere un potenziale conflitto”. Dichiarazioni che lo stesso ha rilasciato in una intervista all’emittente televisiva ‘CBS‘. Ha voluto spendere anche qualche parola nei confronti del presidente russo Putin.

Lo ha definito una persona “pericolosa” e “sconsiderato se viene messo spalle al muro“. Successivamente si è soffermato anche sul presidente cinese Xi Jinping che sta insistendo con l’unificazione del suo paese: ovvero quello di ottenere anche la parte di Taiwan senza dover utilizzare le maniere forti. “Sappiamo che Xi avrebbe chiesto al suo esercito di essere pronto per il 2027, visto che vorrebbe entrare con successo nell’isola con una invasione“.

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