Una lunga serie di accuse dopo una indagine che si arricchisce di particolari agghiaccianti: nel mirino un noto avvocato.
Lei ha deciso di parlare. Lo ha fatto dopo una lunga serie di problemi fisici derivanti dal comportamento del suo datore di lavoro.
Tutto ha avuto inizio nel 2017, quando la donna, di origini filippine, ha deciso di accettare quell’offerta di lavoro. Il compenso da 900 euro per svolgere mansioni da colf le serviva per avere maggiore stabilità economica, ma l’incubo è iniziato ben presto. La donna, in una prima udienza ha chiarito che il suo datore di lavoro cercava ogni pretesto per avvicinarsi, palpeggiandola o comunque mantenendo un atteggiamento per la donna molto pesante.
Quel comportamento pian piano si ripeteva, diventava sempre più frequente ed esplicito, fino al racconto della donna ad un centro antiviolenza. Sul tavolo del giudice sono finite le dichiarazioni della colf, con una serie di accuse pensanti. La chiamava in camera con scuse banali, le chiedeva massaggi, si faceva trovare nudo. Al giudice è strato inoltre riferito che la donna era spaventata ma non cercava altri lavori perché riceveva minacce. La coordinatrice del centro antiviolenza ha inoltre riferito che la donna si presentò dicendo di essere costretta a subire abusi sotto la minaccia di essere accusata di furto. Poi un episodio molto pesante, che l’ha spinta a denunciare il facoltoso avvocato.
Avvocato romano al centro dell’indagine: per lui gravissime accuse
Tanti episodi, raccontati dalla donna che nel 2019 decide di denunciare alla polizia. Lo ha fatto dopo un presunto stupro, raccontando di essere stata spinta sul letto, colpita alla schiena con un pugno, bloccata e poi abusata. Quegli atteggiamenti le avevano creato anche gravissimi problemi. Ha perso i capelli, non dormiva, ha documentato il suo incubo. L’avvocato sotto indagine però si è mostrato fino ad ora collaborativo.
Ha reso dichiarazioni spontanee al giudice, respinge le accuse e fa valere anche una proposta lavorativa rifiutata dalla donna fuori Roma, indebolendo la tesi della necessità economica che ha spinto la donna a non denunciare. Per l’avvocato però l’accusa resta pesantissima. Il 72enne dovrà rispondere di violenza sessuale e lesioni personali aggravate per aver sottoposto la domestica a molestie e accuse ripetute. Una storia che andrà avanti in tribunale e che si arricchisce sempre di nuovi pesanti particolari.