Caso Denise Pipitone, intercettazioni mai ascoltate: rispunta altra pista

Si ritorna a parlare del caso di Denise Pipitone, la bambina di Mazara Del Vallo scomparsa letteralmente dal 1 settembre 2004. Da quel giorno non si hanno più notizie in merito: nel frattempo rispunta una pista che, in realtà, non è mai stata scartata

Caso Denise Pipitone, le nuove intercettazioni mai ascoltate
Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone (Ansa Foto)

Da qualche settimana sono passati 18 anni dalla sparizione di Denise Pipitone. Di lei non si hanno più notizie. Se ne ritorna a parlare grazie ad un articolo pubblicato dal quotidiano ‘Il Giornale‘ e soprattutto grazie ad una trasmissione: stiamo parlando di ‘Ore14‘ che è ritornata a parlare della sparizione della piccola di Mazara Del Vallo. In realtà si è parlato di nuove intercettazioni e di una pista che non è mai stata scartata a dire il vero. Ovvero quella rom.

Se ne è sempre parlato, ma non è mai stata seguita con molta interesse. Subito viene in mente il video girato con il telefonino da parte di una guardia giurata a Milano. Ovvero quello di una bambina che parlava italiano e veniva chiamata “Danas” da un gruppo (probabilmente) di rom. Non è finita qui visto che quasi un anno dopo, il 12 aprile del 2005, i carabinieri del nucleo di Sondrio avevano ricevuto una segnalazione molto importante. Quale? Quello che una donna egiziana aveva riconosciuto Denise in una serie di scatti mostrati da una cittadina Kosovare che l’aiutava nei servizi di casa.

Denise Pipitone, intercettazioni mai ascoltate: pista rom da non scartare

Caso Denise Pipitone, le nuove intercettazioni mai ascoltate
Denise Pipitone (Ansa Foto)

Tanto è vero che i militari fecero irruzione in una abitazione, durante una festa, con la speranza di trovarla: niente da fare. In merito al programma andato in onda sul primo canale sarebbero spuntate altre intercettazioni importante che non sono mai state analizzate fino in fondo. E che riguarderebbero proprio quella pista rom che era stata già battuta in passato.

Questo è quello che è stato emanato nel documento ufficiale: “Allo stato attuale si sconoscono le risultanze emerse dalle intercettazioni in corso, ritenuto che non è stato ancora possibile all’individuazione di interprete conoscente la lingua da questi parlata”. Morale della favola? Nelle intercettazioni non si capisce cosa si sia detto visto che non fu trovato un interprete. L’appello della trasmissione è importante: ovvero quello di riaprire una pista e di dare un documento fondamentale agli inquirenti.

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