Pare che i Duchi di Sussex abbiano assunto un ex agente di Scotland Yard condannato per abusi domestici sulla ex moglie
Il nuovo bodyguard di Harry d’Inghilterra e di sua moglie Meghan Markle si chiama Pere Daobry, ha 51 anni, è un ex agente di Scotland Yard che è stato accusato e poi condannato per aver strangolato l’ex moglie lasciandola quasi in fin di vita.
Terminato il periodo di lutto della famiglia reale, sembra conclusa anche la tregua tra i duchi di Sussex e i principi di Windsor. Meghan ha infatti annunciato che il prossimo episodio del suo podcast Archetypes, realizzato in collaborazione con Spotify che parla di ambizione femminile, uscirà il 4 ottobre, ma è stato registrato prima della morte della regina.
Sono passate settimane dalla scomparsa della Regina Elisabetta II, le imponenti esequie funebri si sono svolte senza intoppi e ora la vita nella casa reale torna a scorrere nella quotidianità del nuovo Re Carlo III e anche le indiscrezioni e le rivelazioni sui membri della famiglia tornano a riempire le pagine dei tabloid. L’ultima riguarda, come al solito, il duca e la duchessa di Sussex che sono stati visti uscire a bordo della loro macchina mentre lasciavano la residenza a Frogmore per dirigersi alla stazione Euston a Londra, con al volante la loro nuova guardia del corpo. Peccato che in molti non hanno faticato a riconoscere al volante dell’auto, Pere Daobry, 51 anni, ex agente di Scotland Yard, ma soprattutto accusato e poi condannato per violenza domestica e lesioni perché aveva tentato di strangolare l’ex moglie riducendola in fin di vita. Un passo falso per i duchi, soprattutto per Meghan, che da sempre si batte contro la violenza di genere.
Daobry è stato condannato nel settembre 2016 dalla Corte Suprema di Colchester, ritenuto colpevole dello strangolamento della moglie, ex sergente della polizia dell’Essex, Sarah Jay , a causa dalle dichiarazioni della donna sulla la fine della loro relazione. “Quando l’ho incontrato ero una donna forte, capace e sicura di me. Non avrei mai creduto di poter cadere vittima di violenza domestica. Ero terrorizzata e isolata, non potevo chiedere aiuto a nessuno”. L‘ex moglie, poco dopo l’accaduto, dato che l’ex marito era stato condannato soltanto a suo dire, a dodici settimane di domiciliari, 100 ore di lavoro non retribuito e al pagamento di circa 2 mila sterline, aveva deciso di togliersi la vita. In molti si chiedono come sia stato possibile, da parte di Harry e Meghan assumere una persona con un passato del genere anche alla luce della battaglia da sempre portata avanti da Meghan per i diritti delle donne e contro ogni forma di violenza su di loro.