Un+paradiso+sulla+terra%3A+un+angolo+caraibico+da+non+perdere
notiziecom
/2022/10/05/un-paradiso-sulla-terra-un-angolo-caraibico-da-non-perdere/amp/
Curiosità

Un paradiso sulla terra: un angolo caraibico da non perdere

Published by
Mauro Simoncelli

Le Bahamas sono quelle isole caraibiche a sud degli Stati Uniti da sempre identificate come un paradiso terrestre

Immaginate di sdraiarvi su una spiaggia di sabbia bianca ascoltando il rumore delle onde di acqua cristallina che si infrangono ai vostri piedi. Il sole splende alto nel cielo, ma la fresca brezza dell’Oceano è sufficiente per farlo sembrare paradisiaco. 

L’isola di Exuma alle Bahamas –

Le Bahamas sono uno stato insulare dell’America centrale costituito da un arcipelago corallino di 700 isole e isolette, alcune delle quali disabitate, situate nell’Oceano Atlantico, a est della Florida, a nord di Cuba e del resto dei Caraibi, e a ovest della dipendenza britannica delle Isole Turks e Caicos.

Il vero resort è la pace e la tranquillità

Le Bahamas sono da sempre una delle mete più gettonate dai turisti che amano il caldo e il mare, acqua cristallina, sabbia soffice e migliaia di splendidi isolotti sono solo alcuni dei motivi che attraggono milioni di turisti ogni anno. Inoltre, il cibo è ottimo, il pesce è fresco, le bevande sono fruttate e i sorrisi accoglienti. Insomma la meta ideale per riposarsi, rigenerarsi e affrontare nella maniera migliore il logorio della vita moderna.  Ma i luoghi di questo arcipelago scelti dalle persone sono quelli più turistici, vale a dire quelli con resort a cinque stelle e villaggi all inclusive, meravigliosi, nel loro incantevole scenario di sabbia bianca finissima e mare trasparente, nel lusso e nella comodità di bungalow immersi in una natura lussureggiante, ma certamente non alla portata di tutti. Invece, il mese di ottobre, è proprio il mese giusto per esplorare luoghi ancora incontaminati perché poco conosciuti come l’arcipelago di Exuma.

Perché visitare Exuma

Exuma è una destinazione adatta per chi cerca una vacanza di puro relax, all’insegna della vita di mare e della semplicità, pochi divertimenti serali, qualche buon ristorante, ma nulla di più. Exuma è un’isola molto arida con scarsa vegetazione, anche i pochi e piccolissimi centri abitati non hanno molto di caratteristico da offrire, soltanto piccoli hotel, dei bed and breakfast o appartamenti gestiti da locali, perché il punto forte qui è il mare, uno dei più belli mai visti, in quest’isola non ci sono spiagge o litorali più o meno belli rispetto ad altri, le spiagge sono tutte meravigliose, con sabbia bianca, mare cristallino e trasparente, non a caso molti attori  si sono innamorati di questa zona delle Bahamas, come Johnny Depp durante le riprese della saga dei Pirati dei Caraibi.

I maialini che nuotano liberi ad Exuma –

L’isola dei maiali

Pig Beach è sicuramente una delle principali attrazioni di Exuma e probabilmente di tutte le Bahamas. Si trova a Big Major Cay, un’isola disabitata che deve la sua fama a una colonia di maiali che la popolano. Ci sono molte leggende su come questi maiali abbiano imparato a nuotare, quella più accreditata racconta di alcuni marinai che lasciarono le bestiole a Pig Beach con l’intenzione di tornare per cucinare un pasto succulento, ma poi per qualche misterioso motivo nessuno tornò a reclamare gli animali.

Così, ogni giorno qualcuno si recò sull’isola per nutrire e prendersi cura dei maiali, e poiché i maiali sono animali intelligenti motivati ​​dal cibo, iniziarono ad associare il suono dei motori delle barche al pasto, per questo sono abituati ad avvicinarsi ai turisti. Il nome ufficiale è Pelican Beach, ma la maggior parte delle persone la conosce come Tropic of Cancer Beach dal momento che la spiaggia attraversa la linea immaginaria del Tropico del Cancro. Questa lunga mezzaluna di sabbia bianca si trova a Little Exuma, in una baia protetta, dove l’acqua è solitamente calma. C’è una piccola capanna di legno ombreggiata dove ammirare la spiaggia e l’acqua, ed è proprio in questo lembo di isola che furono girati i Pirati dei Caraibi 2 e 3.

Published by
Mauro Simoncelli