Getta la spugna e chiude i battenti dopo quasi 60 anni di attività sul litorale salentino una importante e storica catena di hotel
I Caroli Hotels, una catena di alberghi che comprende quattro strutture tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca sulla costa salentina, dopo sessanta anni di onorato servizio, chiude i battenti lasciando senza lavoro più di 300 dipendenti, a causa dell’assurdo e insostenibile costo delle bollette dell’energia elettrica.
Era il 1965 quando Attilio Caroli e Gilda Nuzzolese decisero di intraprendere una nuova scommessa a Santa Maria di Leuca, l’acquisizione dell’Hotel Terminal. Da li è partita l’avventura che per altre tre generazioni ha portato alla creazione di altre tre strutture nel territorio salentino che sono andate ad arricchire la proposta albergheria di una zona in pieno boom turistico.
“Con decorrenza immediata Caroli Hotels ha comunicato alla Prefettura di Lecce che sarà interrotta l’erogazione di servizi alberghieri e di ristorazione ai nuovi clienti a causa degli insostenibili costi rispetto al margine dei profitti possibili”, con questo laconico comunicato la Caroli Hotels si arrende, getta la spugna e chiude definitivamente le sue strutture. L’ultima mazzata a una situazione che, dopo due estati di pandemia e lo scoppio di una guerra, era diventata molto seria perché si faticava a far quadrare i conti e l’ultima bolletta energetica da 500 mila euro è stato il segnale definitivo della resa. “Gli spropositati e insostenibili costi, che hanno eroso totalmente i margini di profitto“, ha dichiarato Attilio Caputo direttore generale delle strutture alberghiere salentine operative dal 1966, “rendono impossibile garantire il prosieguo dell’attività pur ricorrendo alle opportunità offerte dal sistema creditizio e all’implementazione di impianti fotovoltaici, la cui installazione non è stata ancora autorizzata”.
Da ieri quindi una storia familiare si ferma e gli hotel non accetteranno più prenotazioni, ma si limiteranno solo ad accogliere i turisti ai quali è già stato confermato il booking. A nulla sono serviti gli appelli al comune perché venissero approvati i lavori sui pannelli fotovoltaici, neanche una stagione estiva lunga come non mai. L’ultima bolletta da 500 mila euro ha fatto capire che non c’era più margine per andare avanti: “Nel ringraziare ulteriormente i nostri collaboratori, che saranno, ahimè, i primi a essere penalizzati dalla situazione determinatasi, ci auguriamo che un ritorno alla normalità possa far ricreare le condizioni per una riapertura”, conclude così con una speranza il direttore Caputo. La decisione della Cairoli Hotels ha destato molto scalpore tra le associazioni degli albergatori della zona: “Invoco politiche incisive non metodi palliativi per evitare che altre imprese alberghiere gettino la spugna”, ha dichiarato subito Giancarlo De Venuto, presidente della sezione di Lecce di AssoHotel, condividendo le preoccupazioni dei colleghi albergatori, “Bisogna reagire immediatamente, calmierare i prezzi in maniera sensibile, per evitare il rischio di avere i turisti, ma non avere le imprese dove accoglierli”.