Napoli, De Laurentiis: “Vi spiego perché ho rivoluzionato la squadra”

Il Napoli vola e il presidente spiega quali sono stati i motivi delle scelte operate in estate: tanti addii e operazioni coraggiose e i risultati arrivano

Il Napoli vola, paradigma di calcio spettacolo in Italia e in Europa. Primo in Serie A, dominatore del proprio girone di Champions: 13 gol rifilati a Liverpool, Ajax e Rangers e tutto senza Osimhen ormai fermo proprio dalla partita contro i Reds di Klopp. Il Napoli regala gioia ai propri tifosi e genera ammirazione anche negli avversari, lo testimoniano le parole di Nedved prima della gara tra Juventus e Maccabi. Eppure gli azzurri venivano da un’estate complessa, fatta di cambiamenti profondi, caratterizzata da una rifondazione che aveva portato via da Napoli simboli come Insigne e Mertens, colonne come Koulibaly, Ospina e Fabian Ruiz.

De Laurentiis si scontra con un giornalista
Aurelio De Laurentiis (Foto LaPresse)

C’era scetticismo intorno alla banda Spalletti, anche perché alcuni dei rimpiazzi erano giocatori sconosciuti ai più come Kvaratskhelia e Kim, oppure calciatori che non s’erano ancora misurati con piazze importanti come Raspadori e Simeone. Ma in società c’era fiducia, convinzione d’aver fatto un mercato oculato, rispondente alle esigente tecniche di Spalletti e i fatti finora stanno dando ragione a De Laurentiis e Giuntoli.

Raspadori
L’esultanza del Napoli dopo il poker di Raspadori © Lapresse

Proprio il patron, in un’intervista al Telegraph, s’è espresso sulle scelte operate durante il calciomercato: “Durante l’estate ho parlato con i miei collaboratori di grandi decisioni da prendere e di come cambiare la squadra. Siamo stati fortunati sul mercato, ma abbiamo preso calciatori che seguivamo da anni. Nelle trattative siamo stati più intelligenti e più veloci dei nostri concorrenti. E siamo stati bravi già nell’individuare calciatori che sono già a Napoli oltre all’allenatore”. Del resto il fine ultimo di ADL è sempre e uno solo: “Non credo nella fortuna. Ho prodotto e finanziato 400 film e non ho mai avuto un flop. Non è fortuna. Duro lavoro, concentrazione, idee e marketing. Devi vendere un prodotto che piaccia agli spettatori. Nel cinema come nel calcio“. Parola di presidente che primeggia, in Italia e in Europa.

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